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VIETRI DI POTENZA – Si chiama Melody Fantoni Hamel, è nata ed abita negli Stati Uniti d’America, nella città di Pittsburgh, capitale della contea di Allegheny in Pensylvenia, la cui area metropolitana conta circa due milioni e mezzo di abitanti. Ha inviato decine di lettere a Vietri di Potenza, a tutti coloro che di cognome si chiamano “Gorga”. Tutti hanno ricevuto questa lettera da qualche giorno. Lo stesso cognome che possiedono i suoi antenati, che tra l’ottocento e il novecento vivevano a Vietri. Ora ha deciso di visitare Vietri di Potenza, vuole un interprete in paese, arriverà a fine settembre e ha tre sogni: visitare il cimitero di Vietri per salutare i suoi antenati, conoscere i suoi parenti e vedere le chiese di Vietri. Di sicuro, sarà accontentata e sarà accolta a Vietri benevolmente. La storia non è di quelle semplici. Le bisnonne della signora Melody Fantoni Hamel sono nate a Vietri di Potenza, per poi emigrare negli Stati Uniti nel 1888. I genitori di questa signora, in occasione del terremoto dell’ottanta, fecero una raccolta fondi negli Usa e mandarono tutto in paese, per aiutare la popolazione nel post-terremoto, nel 1981. Scrive nella lettera che ha programmato un viaggio a Vietri di Potenza, arriverà tra il 30 settembre ed il 2 ottobre, alloggerà in un hotel a Vietri e vuole subito conoscere i suoi parenti. Il bisnonno di questa signora si chiamava Michele Arcangelo Cafaro, nato a Vietri il 7 maggio del 1847, i cui genitori erano Gennaro Cafaro e Antonia Marasco. La bisnonna si chiamava Luigia Faruolo, nata a Vietri nel 1856 da Andrea Faruolo e Maria Gorga. I due bisnonni hanno dato alla luce a Vietri quattro figli, nati nel 1877, 1880, 1883 e 1886. Il bisnonno è morto e tre figli sono morti a causa di una epidemia tra il 1887 e 1888. Proprio nel 1888 la madre e l’unica figlia all’età di 11 anni sono emigrati negli Stati Uniti, a Pittsburgh in Pensylvenia. “Quando vengo in Vietri di Potenza -scrive con un italiano quasi perfetto- io vorrei conoscere miei cugini, io vorrei vedere cimitero dei miei antenati e vedere chiese, le sarei grato se lei potrebbe rispondere a questa lettera, tramite posta o e-mail”. “Non parlo italiano -conclude la signora Melody- qualcuno parla inglese? Quando vengo a Vietri vorrei assumere un interprete, potete aiutarmi?”.
Claudio Buono

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