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di ANTONELLA CIERVOMETAPONTO – «L’inciviltà va punita». E’ questo lo spirto che muove i residenti della contrada Torremare a Metaponto (nella foto di repertorio), esaperati dall’incuria e dall’abbandono in cui versa l’intera zona.
E allora, “armati” di carta e penna, i residenti spiegano in una lettera aperta quali sono i disagi ai quali sono quotidianamente costretti.
«Se partiamo dal Lido nella parte adiacente il mare – scrivono – non si può non osservare la mancanza di un servizio fondamentale per i turisti: lo sportello Bancomat. Per quanto concerne poi i servizi di base, nonostante la puntuale corresponsione per i rifiuti solidi o urbani versata dai cittadini, si assiste, in prossimità del mare ad angoli che sembrano creati ad hoc per depositarvi elettrodomestici in disuso e altro».
Lapresenza di numerosi campeggi nella zona, non migliora la situazione. Si legge ancora, infatti: «In prossimità di campeggi poi, meglio non passarenelle ore immediatamente successive al pranzo: cattivi odori la fanno da padrona fino al mattino seguente». E sulla “ridente” località che li ospita, non risparmiano osservazioni: «Metaponto è la località marittima dove le Aiuole e il decoro urbano si improvvisano l’ 1 Agosto». Eravamo abituati, forse, ad un’immagine diversa del luogo di vaczanza, della casa al mare in cui trascorrere le agognate ferie e da cui osservare la campagna, il mare in lontananza. La globalizzazione ci ha, invece, costretti a forme di convivenza sociale che, spesso, sfociano nella promiscuità igienica a cui si aggiunge, come confermano i residenti di Torremare, anche l’incuria di chi gestisce il bene pubblico. Troppo retorico lasciarsi andare a valutazioni sul senso civico. Bastano le parole dei cittadini ad aggiungere ulteriori elementi: «Vere e proprie discariche a cielo aperto fanno compagnia e colore ai turisti che soggiornano o desiderano fare una passeggiata in bicicletta. Il quadro è ulteriormente pericoloso per l’igiene e la sicurezza pubblica in quanto la discarica si inserisce in prossimità di terreni incolti ed abbandonati a se stessi in cui cresce una fauna di ogni tipo (serpenti, topi di varia grandezza con incremento del numero di insetti) che spesso si addentra nelle abitazioni vicine (che peraltro non possono essere indicate in questa sede con indirizzo e numero civico per mancanza di toponomastica)».
Quando la vacanza si trasforma in incubo.

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