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di SALVATORE SANTORO
POTENZA – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a ottobre visiterà la Basilicata. La notizia la lancia il giornalista del Corriere della Sera, Marzio Breda a pagina 9 del giornale di ieri. E’ un’indiscrezione tratta da un “Dietro le quinte” in cui il giornalista del quotidiano nazionale descrive le strategie del Quirinale per fronteggiare la deriva antimeridionalista cavalcata in queste settimane estive dal leader del Carroccio, Umberto Bossi.
Ufficialmente alle bordate della Lega Nord contro l’Inno di Mameli e il Tricolore dal Colle non c’è stata risposta. Ma a quanto pare si stanno programmando controffensive autunnali importanti. Una di queste sarà la visita ufficiale del Capo dello Stato in Basilicata.
Il Presidente Napolitano infatti, dovrebbe essere nei maggiori centri lucani nel mese di ottobre.
E’ di certo citando Marzio Breda sarà una visita legata «a quella questione meridionale su cui la clava leghista è tornata ad abbattersi con durezza (riproponendo le gabbie salariali, ma anche criteri di valutazione differenziata sulle performance della scuola)».
E non è certo un caso che il Quirinale abbia pensato proprio alla “piccola” Basilicata. Per un serie di motivi. Il primo è che la Basilicata rappresenta nell’immaginario (alimentato dai testi di Carlo Levi, Leonardo Sinisgalli, Tommaso Pedio solo per citarne alcuni) un territorio abbandonato e arretrato. Il secondo – e forse più importante – è che la Basilicata non è terra di Mafia o di Camorra o di ‘Ndrangheta. Il giusto “spot” per esaltare i valori di dignità e operosità del Mezzogiorno da contrapporre ai tormentoni antimeridionalisti tanto cavalcati dal Senatur nelle valli padane.
C’è poi la suggestione storica. Il viaggio di Giorgio Napolitano in Basilicata non può non ricordare quello che Giuseppe Zanardelli (allora presidente del consiglio) nel settembre del 1902 compì sulle “mulattiere” lucane. In più di un secolo tante cose sono cambiate. Napolitano viaggerà su auto lussuose e non a dorso di mulo percorrendo strade asfaltate. Ora c’è il petrolio e la Fiat e il turismo. Ma è indiscutibile che il rilancio della Questione meridionale rimane, con connotati storici diversi, il vero motivo della visita. Come 107 anni fa. Per quanto riguarda il cerimoniale e la preparazione ancora non c’è nulla di ufficiale. Il protocollo istituzionale impone riservatezza.
Ma da quanto si è appreso da autorevoli indiscrezioni emissari del Quirinale saranno in Basilicata all’inizio di settembre per incontrare i vari livelli istituzionali lucani. La visita di un capo dello Stato impone cerimoniali ben definiti. In ogni caso le Prefetture sarebbero già state allertate. Per la scelta delle date e dei luoghi c’è da attendere la metà del mese di settembre. Ma la notizia è stata confermata da più parti.
E c’è da immaginare che per allora il dibattito tra chi attacca il Sud e l’Unità del Paese e chi invece difende il Tricolore sarà ancora più avanzato. Oltre alla visita in terra lucana infatti, Napolitano a settembre incontrerà il suo predecessore, Carlo Azeglio Ciampi per vagliare le proposte del governo sulle celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
s.santoro@luedi.it

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