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di Salvatore Santoro
La notizia ha destato dal torpore estivo il mondo politico lucano. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà in visita ufficiale in Basilicata il prossimo mese di ottobre. Un’occasione storica, da qualunque lato la si voglia interpretare, per rimettere al centro del dibattito nazionale il Sud con una Basilicata a fare da salotto buono per le rivendicazioni e la voglia di protagonismo del Mezzogiorno d’Italia.
Ed emergono anche alcuni particolari sul viaggio lucano del Capo dello Stato. La data e le tappe sono ancora tutte da decidere, ma da quando si è appreso da fonti ufficiali un “inviato” del Quirinale (che sarà accompagnato dal Prefetto di Potenza, Luigi Riccio) farà visita al presidente della Regione, Vito De Filippo, nel pomeriggio del prossimo 7 settembre. Nella stessa giornata il responsabile degli spostamenti del Quirinale dovrebbe incontrare anche le altre cariche istituzionali lucane. Il cerimoniale per i viaggi del Capo dello Stato impone tutta una serie di procedure ben definite.
In ogni caso ieri mattina il primo a intervenire su Napolitano in Basilicata è stato il senatore a vita, Emilio Colombo che ha espresso «grande soddisfazione per l’annunciata visita in Basilicata nel prossimo mese di ottobre del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano». A Colombo, ovviamente, non sfugge il valore non solo simbolico della visita istituzionale del Capo dello Stato. «Sarà l’occasione – ha infatti spiegato l’ex presidente del consiglio – per un rilancio della questione meridionale, sulla scia di quanto auspicato da Alcide De Gasperi, in vista della definizione di nuove azioni per lo sviluppo del Sud».
La decisione di Napolitano di far visita alla Basilicata in ottobre ha l’evidente scopo di porre una distanza netta tra le provocazioni scissioniste della Lega Nord e del suo leader Umberto Bossi e le volontà unificatrici del Colle. Per questo nell’agenda del Capo dello Stato un tour nella Basilicata – simbolo di un Sud “pulito” dalla Mafia e allo stesso tempo testimone di una realtà territoriale che soffre rispetto alle zone più ricche del Paese – rappresenta il miglior modo per rilanciare la questione meridionale. E non sembra azzardato il paragone storico proposto dal Quotidiano tra Napolitano e Giuseppe Zanardelli. Tanto che anche il senatore a vita Emilio Colombo si dice certo che «la Lucania è i lucani accolgono con grande soddisfazione la decisione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di realizzare la loro aspirazione di averlo ospite della regione». E ancora aggiunge Colombo «Napolitano sarà accolto con rispetto e affetto e come interprete della unità della Nazione nello spirito delle visite rese da Zanardelli, De Gasperi e Ciampi».
A far da eco all’orgoglio lucano per la visita del presidente della Repubblica ci sono anche le parole di un’altra personalità di prestigio della politica lucana. Il vicepresidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella, infatti, in una nota ha dichiarato: «Visita Napolitano per confermare l’impegno a favore del Mezzogiorno e dell’Europa». Non solo. Pittella ha aggiunto: «Mi unisco alle parole autorevolmente espresse e ai sentimenti di autentica gioia del senatore Emilio Colombo, che hanno manifestato la straodinaria gratitudine della comunita lucana al Presidente Napolitano per la sua prossima visita e per l’azione costante,efficace e profonda che egli svolge per valorizzare il Mezzogiorno, per difendere l’unità del Paese, per rafforzare il legame con l’Europa».
Anche il governatore lucano, Vito De Filippo si dice lieto della visita del presidente Napolitano. Per il Sud e per la Basilicata. De Filippo però poi non nasconde le proprie aspettative: «La Basilicata ha grandi potenzialità, ma sconta ancora una situazione critica rispetto alla dotazione di infrastrutture e risorse da parte dello Stato. Ed è proprio la parola Stato di cui ha bisogno».
«Servono – aggiunge De Filippo – investimenti per potenziare le Ferrovie dello Stato, per migliorare le strade e per dotare la nostra regione di altre infrastrutture importanti».
E sempre partendo dalla visita di Napolitano e rimanendo alle questioni legate al Mezzogiorno, De Filippo ricorda che «esistono tanti Sud nel Sud. Ci sono peculiarità diverse. E la Basilicata ha le sue così come ha le proprie potenzialità». Per questo sottolinea il presidente della giunta che a fronte delle criticità (come la fuga dei cervelli) «è necessario un’intervento nazionale massiccio con investimenti importanti sull’innovazione e la ricerca».

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