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di PIERANTONIO LUTRELLI
E’ incredibile come a due passi si faccia agricoltura di qualità e nessuno fino ad ora abbia sentito l’esigenza di segnalare che una pattumiera industriale, composta da varie schifezze, inquinasse l’ambiente circostante, nonché le falde acquifere dalle quali molti pozzi artesiani in caso di siccità prelevano acqua per gli usi irrigui o zootecnici. Uno scempio ambientale al quale ieri mattina i carabinieri della Compagnia di Policoro, agli ordini del capitano Fernando Carbone, hanno posto rimedio procedendo al sequestro di un’area adibita a Scanzano Jonico, di fatto, a discarica abusiva di rifiuti solidi urbani e speciali. I militari, giunti sull’area interessata, sita alla periferia del centro abitato ed a ridosso della linea ferroviaria, hanno rinvenuto un quantitativo consistente di rifiuti di ogni genere, abbandonati, nel tempo, da ignoti. Sul posto, infatti, sono stati trovati pneumatici di camion e auto, materiale vario di risulta edilizio proveniente, di certo, da cantieri della zona, materassi, pedane di legno per imballaggio ed oggetti vari in plastica, di difficile decomposizione e facilmente e pericolosamente infiammabili. Sono in corso gli accertamenti per identificare il proprietario del terreno e gli autori dell’abbandono, di certo soggetti che hanno ben pensato di smaltire tali rifiuti abbandonandoli, invece di seguire l’iter stabilito dalle leggi, specie per quanto attiene ai rifiuti speciali. «Fino a quando -ha detto al Quotidiano il sindaco di Scanzano Salvatore Iacobellis- i costi di smaltimento saranno elevati, a molti, purtroppo conviene di più “smaltire” si fa per dire in questo modo. Noi come amministrazione comunale -ha concluso il primo cittadino- da sempre siamo attenti e vigili sul nostro territorio affinché fatti come questo non debbano accadere o quantomeno in caso di avvistamento debbano essere repressi al più presto con tanto di ripristino dello stato dei luoghi». Sul posto i militari dell’Arma hanno delimitato l’area con i nastri d’ordinanza. Ora iniziano le indagini per cercare di risalire ai colpevoli di un gesto che si configura tra i più incresciosi della nostra società moderna. Infatti, spesso accade di registrare nelle nostre cronache il ritrovamento ed il conseguente sequestro da parte delle forze dell’ordine di aree adibite a discariche abusive. Il Metapontino, purtroppo per via dei tanti cantieri e delle numerose officine è piuttosto preso di mira.

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