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«Stiamo assistendo ad un vero e proprio bollettino di guerra». È indignata Maria Sorrentino, la mamma di Federica Monteleone, la sedicenne entrata in coma nel gennaio del 2007 mentre veniva sottoposta ad un’operazione di appendicite nell’ospedale di Vibo Valentia e deceduta una settimana dopo in quello di Cosenza, che chiede l’intervento del premier, Silvio Berlusconi, dopo i recenti episodi di presunta malasanità. «Mentre a Locri si celebravano i funerali della piccola Sara – afferma la donna – a Lamezia Terme un altro giovane lasciava questa vita per un’appendicectomia e a Vibo Valentia veniva aperta una nuova inchiesta per, oramai, l’ennesimo caso sospetto di malasanità. È una vera e propria calamità naturale e in quanto tale un Presidente del Consiglio ha il dovere di recarsi sul luogo del disastro e toccare con mano danni e cause». «E’ probabile che io possa apparire pesante e ripetitiva – prosegue la donna – ma pesante e ripetitivo è il dramma che sta colpendo sempre più famiglie come la mia. Il mio cuore sanguina di un dolore umanamente insopportabile e questo penso possa bastare a giustificare la mia insistenza affinchè si prendano seri provvedimenti. È insopportabile pensare di vivere in un Paese in cui si fanno leggi che perseguono penalmente chi abbandona un cane e si lascia libero chi uccide in corsia». «Invito il presidente del Consiglio – conclude – a venire in Calabria a verificare personalmente la situazione dei nostri ospedali, perchè è davvero mortificante accendere la tv, guardare un Tg che un momento prima mostra i funerali di una bimba morta in Calabria per malasanità e subito dopo di un triplo trapianto all’ospedale le Molinette di Torino. Oggi io mi chiedo: ‘ma noi calabresi siamo italiani solo in campagna elettorale?’. Attendo risposta»

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