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di RINO TEBALA
Il presidente Lillo Foti si presenta in conferenza stampa con gli ultimi due acquisti, Daniele Cacia e Piermario Morosini. Li introduce rapidamente, preferisce lasciarli in pasto ai giornalisti ma non può esimersi da riferire come sono avvenute le trattative: «La Reggina è lieta di averli entrambi in amaranto, il primo Cacia, ha già esordito, il secondo potrebbe farlo presto. Cacia intende colmare i due anni di vuoto nella sua carriera, recuperando il terreno perduto per infortuni che lo hanno tenuto lontano dai campi di calcio. La trattativa è stata lunga e difficile, ma è andata a buon fine, soprattutto per merito dello stesso giocatore che ha voluto fortemente la Reggina, così come la Reggina ha voluto fortemente lui. Ha dato un contributo notevole, alla trattativa, se è qui è soprattutto per merito suo. Una volta che lui ha detto di si a noi, non abbiamo mai smesso di inseguirlo. Cosa io e Martino abbiamo potuto trasmettergli non lo so, fatto sta che è stato convinto nel volere la Reggina. La scelta è stata sua e adesso che è qui vuole dare un contributo forte alla squadra. Per Morosini la trattativa è stata meno stressante e anche lui è qui per dare il suo contributo dopo avere scelto la Reggina. I buoni propositi ci sono ma questa gruppo deve acquisire maggiore convinzione nei propri mezzi per regalare maggiori soddisfazioni ai tifosi». «Ringrazio il presidente – ribatte Cacia – perché si è reso perfettamente conto che ho veramente dato la mia disponibilità a vestire la maglia della Reggina che vuole tornare in serie A. I presupposti per una stagione d’alta classifica ci sono. Vengo da un paio di stagioni difficili, devo ritrovarmi e a Reggio credo di poterlo fare, è una piazza che mi da tanti stimoli. Del resto, sono un calabrese anche io (è di Catanzaro, ndr)». Conosci la piazza di Reggio? «La conosco benissimo, è come tante altre piazze calde del sud. Qui si vive soprattutto di calcio. So cosa vogliono i tifosi e la società. Da attaccante, però, mi preme soprattutto fare gol. Giochiamo per questo». Contro il Padova sei andato in panchina e poi in campo. Quando hai capito di essere guarito? «A Lecce non mi sono ambientato e i problemi fisici mi hanno consigliato di non giocare con la squadra, sarebbe stato inutile e avrei fatto anche cattiva figura. Ho subito un intervento al dito un paio di mesi fa, ho avvertito tanto dolore. Adesso ho trovato un plantare che mi ha attutito il dolore e ho dato la mia disponibilità». Che Reggina hai visto? «Una ottima squadra, con ampi margini di miglioramento che può andare lontano. L’ho vista in televisione a Cesena, sono stati bravi a sapere attendere l’avversario e poi colpirlo. Io mi vedo più che altro attaccante centrale accanto a Bonazzoli, ma sarà il tecnico a decidere se farmi giocare. Mi adatto a qualsiasi modulo». I tuoi fans di Catanzaro? «Sono felici come me. Ho detto al presidente che avrei bisogno di almeno una cinquantina di biglietti la domenica e duecento magliette da distribuire.». Morosini è venuto a Reggio anche lui per qualcosa di importante: «Sì, ho scelto anche io la Reggina e ho fatto capire all’Udinese che avrei preferito andar via e proseguire il mio percorso di crescita andando a giocare dove c’è più possibilità. Spero di potere dare anch’io il mio contributo per l’obiettivo da centrare. C’è molta concorrenza in tutti i reparti, noi giocatori dobbiamo essere sempre pronti a vincerla». In te c’è più qualità o quantità? «Ho giocato in tutti e ruoli e posso adattarmi, questa caratteristica mi aiuta molto. Posso metterci tanta qualità, ma anche quantità. Ho giocato accanto ai registi come a Vicenza, ma ho anche ricoperto un ruolo di mediano basso. Esterno no, non ho mai giocato e mi troverei a disagio».
NOTIZIARIO
Allenamento sul secondo campo del Sant’Agata: «Alzate la testa, scambiate veloci, altrimenti è meglio che andiate in pensione». La voce è di Walter Novellino che richiama i suoi giocatori dopo la prestazione non positiva di sabato scorso contro il Padova. Il tecnico chiede velocità e lucidità nella manovra. Seduta mista in mattinata, nel pomeriggio, tecnica individuale e tattica.

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