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di ANTONIO CIAMPA
Tappa la falla che si era aperta a sinistra con la improvvisa ed imprevista cessione di Armenise al Varese il Catanzaro. Nella giornata di ieri è stato infatti ufficializzato l’ingaggio dello svincolato Daniele Unniemi (in foto), esterno mancino classe 1984 con trascorsi tra C1 e C2 nelle fila di Pisa, Cavese, Marcianise e Gela. E proprio la squadra siciliana è stata l’ultima tappa di Unniemi che nell’isola ha trascorso l’ultima parte della stagione scorsa con 24 presenze condite da tre reti dopo l’inizio dell’annata disputato con la maglia del Marcianise. Unniemi, così come nella politica del club delle aquile, arriva in forza di un contratto annuale.
IL DOPO MANFREDONIA
Nonostante sia arrivato all’ultimo giro di orologio, va stretto il pareggio ad Auteri ed ai suoi uomini convinti di meritare l’intera posta in palio del Miramare della cittadina pugliese. In ogni caso la trasferta dauna ha messo in evidenza le buone doti dell’argentino Longoni gettato senza paura nella mischia da Auteri a causa della defaillance di Montella. Presto per dare giudizi definitivi ma se il buon giorno si vede dal mattino, con Longoni (accolto con un certo scetticismo) potrebbe essersi trovata quell’alternativa qualificata al trio d’attacco titolare che Pitino e Ceravolo jr. hanno a lungo cercato prima della chiusura dei battenti del mercato.
CHI CHIUDE LA PORTA?
Quella che invece rischia di diventare una vera e propria grana è la questione dell’estremo difensore in casa giallorossa. Mentre il giovane Vono si dimostra ancora una volta incerto restando vittima della punizione del vantaggio sipontino di Mignogna (e delle forse eccessive critiche che una parte dell’ambiente sembra pronto a riversargli addosso a prescindere), scoppia il caso Mancinelli. L’esperto portiere, dopo che nella scorsa settimana si era detto pronto a volere contribuire alla causa giallorossa, ha infatti rinunciato alla proposta che la società – da ieri trasferitasi nella nuova sede del quartiere Cavita – gli ha formulato nei giorni scorsi. In pratica, attesa l’impossibilità di addivenire ad un accordo per la sua cessione, Pitino, nel tentativo di alleggerire il carico che il pesante contratto del portiere porta sulle casse societarie, ha proposto a Mancinelli di spalmare il suo ingaggio su un ulteriore anno di contratto oltre l’attuale. Il secco rifiuto opposto dall’estremo difensore romano ha quindi irrigidito i rapporti tanto che Auteri ha quindi deciso a Manfredonia di escluderlo addirittura dalla panchina (facendo seguito ad analogo provvedimento nei confronti di Cardascio) preferendogli il giovane ed appena ristabilitosi da un lungo infortunio Parisi che diventa, a questo punto, la reale alternativa a Vono sempre che da parte della società giallorossa non si decida di intervenire sul mercato degli svincolati laddove staziona il gigante Faraon già dato per molto vicino a vestire la casacca delle aquile.
LE API AL MIELE
Trascorrono gli anni ma tendono a non cambiare gli avvenimenti e le persone che ronzano intorno alle aquile. Anche quest’anno, come già accaduto durante la gestione Pittelli e poi nella scorsa stagione con l’amministrazione Bove, si fa vedere al seguito delle aquile ed in compagnia dei responsabili del club l’ex socio della cessata Uesse Pino Mirante. L’imprenditore edile, il cui operato fu tanto discusso ai tempi del fallimento sportivo della vecchia società, ha infatti assistito alla gara di Manfredonia in compagnia dell’attuale amministratore unico Aiello che ha più volte promesso una chiusura con un passato che invece sembra riproporsi con nomi e volti già visti al seguito dei giallorossi.

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