X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

di ALESSANDRO RUSSO
Un buon pareggio e una bella interpretazione quella del Cosenza contro il Verona annunciato al San Vito come uno spauracchio. Cosenza capace di gestire bene il primo tempo e lasciare poco al Verona, apparso squadra di buon livello tecnico e di ottime individualità. Il pareggio va accettato con serenità viste anche le condizioni nelle quali il Cosenza si è presentato alla gara, con diversi forfait, su tutti quello di Stefano Fiore, ma senza dimenticare Di Bari, Nastasi, Marsili, e poi con Biancolino ancora a mezzo servizio seppur in campo per una ventina di minuti buoni. Toscano in questo avvio di stagione sta lavorando bene e il lavoro di tutto lo staff tecnico si vede. La squadra ha delle potenzialità di miglioramento e fino a gennaio avrà modo di cimentarsi con il torneo. Non bisogna dimenticare di tenere i piedi ben saldi a terra e dunque giocare gara dopo gara per cercare i punti che valgono la permanenza e poi mettersi a puntare diversi obiettivi. Certo, viste le premesse e le buone credenziali dimostrate dalla squadra l’ottimismo fa capolino, ma senza cadere nella trappola dell’obiettivo a tutti costi. Il primo passaggio dovrà essere il miglioramento della fase offensiva, soprattutto in casa, dove gli avversari si mettono dietro ad attendere, pensando più a distruggere che ad altro. Il lavoro oscuro di Ceccarelli sta dando i suoi frutti, ma con il marcantonio Biancolino in forma sarà probabilmente tutt’altra musica. La settimana che inizia sarà buona per mettere Fiore nelle condizioni di esordire e per migliorare lo stato di forma di Biancolino che, messo in riga, potrà essere l’uomo in più e necessario alla manovra gol del Cosenza 1914. Dopo la gara con l’Hellas, giocata davanti a una buona cornice di pubblico e un San Vito vociante, la prossima sfida sarà contro l’Andria di Oberdan Biagioni, ottimo test contro una squadra ancora a zero punti, per di più beffata proprio allo scadere in quel di Rimini. Un test insidioso che il Cosenza visto all’opera in trasferta potrà gestire bene e puntare al secondo successo stagionale. Una garanzia sull’approccio alle gare e sulle possibilità di cercare i tre punti sono le quattro gare esterne, due di Coppa e due di campionato. Auspici positivi soprattutto se Danti(nho) sarà quel mattatore che abbiamo visto in queste giornate. Il talento rossoblù è un punto fermo di questo Cosenza e per lui, se rimarrà modesto come ha sempre fatto, non tarderanno a schiudersi le porte della serie A. Intanto, fino a giugno dovrà fare le fortune dei Lupi con la sua dote di qualità e gagliardìa che lo hanno fatto diventare il pupillo del San Vito. Ad Andria, sulla strada del Cosenza, ci sarà l’ex Oberdan Biagioni, ancora fermo al palo dopo quattro gare.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE