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Sono 25 gli arresti disposti dalla Dda di Reggio Calabria nell’ambito dell’operazione, denominata «Sharks», contro il clan Cordì di Locri ed eseguita nelle prime ore di questa mattina dai Carabinieri della Compagnia di Locri e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria, dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato di Siderno, nel comprensorio della Locride. Le forze dell’ordine hanno dato applicazione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria per associazione per delinquere di tipo mafioso (con l’aggravante dell’essere l’associazione armata) finalizzata alla commissione di una pluralità di reati, tra cui rapine, estorsioni, usura, esercizio abusivo del credito, danneggiamenti, detenzione e porto illegale di armi ed altro. L’operazione è giunta a conclusione di una complessa indagine diretta e coordinata dalla Dda, avviata dalla Compagnia Carabinieri di Locri ed ampliatasi attraverso gli esiti delle attività riscontro delle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Domenico Novella e Bruno Piccolo (morto tempo fa suicida in Abruzzo), entrambi determinanti anche ai finid ell’inchiesta Foprtugno, compiute dal Nucleo Investigativo Provinciale dei Carabinieri e dal Commissariatodi Siderno.
L’inchiesta avrebbe consentito di fare luce su una pluralità di reati riconducibili agli appartenenti alla cosca. L’attività compiuta dai Carabineiri, in particolare, avrebbe permesso di far luce su una pluralità di atti a contenuto intimidatorio, commessi con l’utilizzo di armi e, soprattutto, sull’attività di usura. Al riguardo, di particolare rilevanza, secondo quanto reso noto, è statala collaborazione prestata dalle vittime. L’attività compiuta dalla Polizia di Stato ha invece permesso di individuare una serie di vicende d’infiltrazione della cosca nell’aggiudicazione diappalti pubblici banditi da enti locali tra i quali il Comune e l’ex ASL n.9 di Locri.
Ciò, sia mediante il taglieggiamento della ditta aggiudicataria, sia attraverso l’aggiudicazione diretta o in sub-appalto dei lavori commissionati a ditte direttamente riconducibili agli appartenenti alla cosca. Sotto questo profilo, importanti sono considerati i riscontri acquisiti alle dichiarazioni rese dal collaboratore Domenico Novella.
Sedici sono state le misure restrittive eseguite dai Carabinieri, in particolare nei confronti di Rocco Aversa ; Antonio Bonavita; Luca Leonardo Bonfitto già detenuto per altra causa; Cosimo Cordì di 34 anni; Salvatore Giuseppe Cordì di 32, già detenuto per altra causa; Salvatore Cordì di 35; Leo Criaco; Salvatore Dieni; Ennio Floccari; Silvio Floccari; Antonio Giorgi; Gerardo Guastella; Rocco Iennaro; Antonio Giuseppe Macrì; Pasquale Scali; Domenico Spanò Panetta.

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