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E’ il giorno del Consiglio comunale sulla variazione di bilancio. Un provvedimento che ritorna nell’assise di via La Vista dopo il voto negativo di luglio e che oggi dovrebbe essere spacchettato, solo così infatti l’opposizione ha dato la propria disponibilità a votare per una serie di provvedimenti urgenti che sono nell’interesse generale.
«Dopo il contestato rinvio della scorsa settimana, a sole 8 ore dalla convocazione, tornerà a riunirsi domani pomeriggio alle 17, finalmente, il Consiglio comunale di Matera. Sei, in tutto, sono i punti all’ordine del giorno, tra cui ne figura uno, all’ultimo posto dell’elenco, di fondamentale importanza per la comunità materana: la variazione al Bilancio di Previsione 2009, che contempla, tra le altre misure, anche le somme necessarie per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili in forza al Comune» scrive in una nota il consigliere comunale Giovanni Angelino. «Ferma restando la necessità, da parte dell’opposizione, di richiedere che tale provvedimento venga affrontato come primo punto della seduta ed il successivo “spacchettamento”, possibile in base alle dichiarazioni fatte dall’assessore competente, Quintano, in sede di relativa Commissione, mi preme innanzitutto esortare i colleghi consiglieri dell’opposizione ad un atto di responsabilità verso la città e verso la comunità degli elettori: occorre essere presenti, in toto e compatti, alla seduta. In un momento difficile per Matera, sul piano economico e, da qualche tempo, anche sul fronte politico di maggioranza, infatti, è giusto mostrare serietà», prosegue Angelino, «nel discutere questioni cruciali per la vita della collettività, ma farlo in base ai normali numeri della democrazia, senza correre il rischio di cedere a possibili tentativi di “campagne acquisti” di presenze (od assenze), che potrebbero verificarsi nelle ore che precedono l’appello. I recenti stravolgimenti degli assetti politici della maggioranza, con il distaccamento ufficializzato dal capogruppo dell’UDC, Giuliano Cappella, tra l’altro, permettono all’opposizione di godere di una rappresentatività rinnovata nei numeri e negli intenti. Non lasciamo, quindi, che se ne vanifichino gli effetti compromettendo una credibilità politica che soltanto noi dell’opposizione, allo stato attuale, possiamo ancora assicurare».

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