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ED ECCOLA finalmente la prima vittoria gialloverde di questo campionato. Limpida, netta, autorevole. La prestazione del Melfi al cospetto del forte Siracusa, è risultata convincente ed apprezzabile. Anche l’allenatore dei siculi, l’esperto Sonzogni, a fine partita negli spogliatoi, ha ammesso la superiorità lucana, criticando aspramente i suoi. In questo caso è sempre difficile stabilire con precisione ed esattezza, dove iniziano i meriti melfitani e comincino i demeriti siracusani. A nostro giudizio sono stati più determinanti i pregi dei federiciani, che hanno giocato con criterio e disinvoltura, risultando maggiormente equilibrati rispetto al recente passato. Il nuovo corredo tattico disegnato da Rodolfi, il 4-4-2, sembra calzare meglio per questa squadra anche se ovviamente bisogna attendere altre prove per emettere un verdetto definitivo. Contro il Siracusa, il Melfi ha coperto meglio il campo, restando corto ed aggressivo e non lasciando i due attaccanti, abbandonati a se stessi. Bisogna anche riconoscere che il ritorno di El kamch è risultato davvero determinante. Il marocchino è giocatore completo, un leader del centrocampo, che teme pochi confronti nella categoria. La sua assenza ha pesato notevolmente, la sua presenza sposta gli equilibri. Inoltre la squadra ha dato prova di compattezza, concedendo poco agli avversari, per la verità una conferma di queste prime giornate, riuscendo a mantenere inviolata la propria porta. Questa sì è una ghiotta novità rispetto alle precedenti esibizioni. Per la prima volta non si registrano reti al passivo e da che mondo è mondo, le fortune di una squadra si misurano sempre partendo dalla solidità difensiva. Vignati, molto positiva la sua performance, in coppia con Sicignano forma un binomio affidabile e coeso, puntellato a dovere dagli esterni. Se Naglieri dimostra di essere in costante crescita, si attendeva con curiosità la prova di Rogato. Ebbene il centrale in veste di terzino è apparso sicuro e determinato, anche se deve imparare a gestirsi meglio. Contro il Siracusa ha rischiato seriamente di essere espulso, difetti dettati dalla generosità, limabili con il tempo. Nel frattempo l’attacco continua a segnare. Arcamone è super. Cinque gol lo piazzano nella top list dei cannonieri, evidenziandone capacità realizzative e fiuto del gol. Due reti d’autore, condite da tanta astuzia e malizia nel sapersi muovere in area avversaria. Un acquisto azzeccatissimo, garanzia per un brillante futuro. Con otto gol segnati in totale fra le mura amiche, il Melfi dimostra di avere una grande capacità nell’andare a rete al Valerio. Relativamente alle partite interne, solo la Juve Stabia ha fatto meglio con nove segnature. Una media impressionate, quella del Melfi, che praticamente ha segnato quasi tre gol a partita negli incontri casalinghi. Un dato che cozza con quanto avviene in trasferta, dove finora non si è raccolto nulla. Un solo gol fatto e tre subiti, troppo poco per il potenziale offensivo gialloverde. Evidentemente conta anche l’aspetto terreno di gioco. Al Valerio il manto è ottimale, finora fuori casa, Barletta e Scafati, il Melfi ha trovato campi indegni, pessimi. A Cassino la situazione dovrebbe essere migliore, ma per non tornare a casa a mani vuote, occorre impegno, agonismo e spirito di sacrificio, armi finora mancate al Melfi formato trasferta.

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