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Nell’area del messinese colpita dal nubifragio di giovedì sera è arrivato nel pomeriggio un contingente di finanzieri Antiterrorismo e Pronto Impiego (i cosiddetti «Baschi verdi») provenienti dal limitrofo Comando Provinciale di Reggio Calabria. Ne dà notizia il Comando generale delle Fiamme gialle, sottolineando che gli uomini «verranno impiegati a terra con funzioni di soccorso, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica nonchè – soprattutto – in attività di antisciacallaggio». Intanto sale a 21 il bilancio delle vittime finora accertate dell’alluvione nel messinese, secondo quanto si apprende dal comando generale della Guardia di Finanza: le fiamme gialle hanno soccorso 95 feriti, tre dei quali in gravi condizioni.E si continua a scavare senza sosta nelle zone dell’alluvione, dove ci sono ancora decine di dispersi. Cosi’ il numero delle vittime e’ destinato a salire e, secondo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, potrebbe arrivare a 50. Berlusconi ha parlato di ‘situazione molto grave’, ed ha rinunciato ad andare sui luoghi del disastro per non intralciare le operazioni Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi domani sara’ a Messina, ha confermato il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, che ha spiegato che ieri il premier non e’ venuto perche’ voleva evitare di intralciare le operazioni di soccorso. Domani Berlusconi dovrebbe arrivare in mattinata, “ma non lo portero’ nelle zone del disastro – ha sottolineato Bertolaso -. Sorvoleremo i luoghi con l’elicottero”.La pioggia intanto continua a cadere incessante. L’unita’ di crisi allestita in Prefettura a Messina, all’alba, ha fatto il punto della situazione. In tutto, finora, sono state identificate 15 vittime. Continuano ad arrivare i drammatici racconti dei superstiti: persone che nel disastro hanno perso familiari, amici e, spesso, l’abitazione. E c’e’ anche ci conserva un’ultima speranza di trovare vivi i propri cari. Come Enzo Coco, 25 anni, un manovale che non ha piu’ notizie della sua compagna e del figlio di 4 anni. “Ho fatto il giro degli ospedali. Non sono riuscito a sapere nulla – racconta – Spero solo che siano vivi”.”Qui – dice Sara, una giovane scampata alla frana che ha distrutto Giampilieri superiore – certezze ne abbiamo poche. Non abbiamo niente, per quanto i volontari e i soccorritori si sforzino. Ci manca l’acqua e le strade sono impercorribili. Se succede qualcosa chi ci aiuta?”.

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