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di CRISTIANA FILIPPINI
Senza storia. Il match tra Reggiana e Cosenza è stato senza storia. E’ finita cinque a due per gli uomini di Dominissini e nel risultato finale c’è tutto il film della partita. Per gli uomini di Toscano è stato un incubo dall’inizio alla fine e lo testimoniano i fischi che hanno accompagnato i giocatori calabresi quando, al termine del match, hanno tentato un timido ringraziamento verso i tifosi accorsi al Giglio. Ringraziamenti rispediti al mittente senza appello. Il tecnico rossoblù per la gara al Giglio stravolge lo schieramento presentando un 4-3-1-2, ma i frutti non si vedono: al secondo minuto arriva infatti la prima azione da gol della Reggiana. Cross di Mei dalla sinistra per Alessi che da ottima posizione cicca clamorosamente il pallone. Dopo dieci minuti l’occasione buona capita sui piedi di Temelin, ma il suo tiro si perde sul fondo alla sinsitra di Pinzan. Il Cosenza si fa vedere dopo un minuto con un tentativo di Scotto da fuori area che Tomasig blocca a terra. Ma è un monologo granata che viene suggellato al 17′ dal gol di Temelin. Un gol fortunoso che però rende giusitizia al gioco espresso sul terreno di gioco. Il Cosenza va in affano e la Reggiana ne approfitta per piazzare il secondo colpo. Al 26′ si crea una mischia in area con la difesa del Cosenza addormentata, il più veloce ad approfittare della situazione è capitan Stefani (al terzo gol stagionale) a piazzare il destro che porta al raddoppio la Reggiana. Il secondo gol sveglia il Cosenza che alla mezz’ora chiama alla deviazione in angolo Tomasig dopo una girata di Biancolino. Per riaprire servirebbe una prodezza. Cioè quella che confeziona Scotto al 39′. Grande controllo in area con sombrero e tiro di esterno destro che non lascia scampo a Tomasig. Il gol del Cosenza non produce però gli effetti sperati. La Reggiana si sente vittima di una ingiustizia e in tre minuti rimette le cose a posto. Passaggio dalla destra di Rossi, festival degli errori tra i difensori del Cosenza e sfera che arriva a Temelin che di destro segna il terzo gol per la Reggiana e la sua prima doppietta in casacca granata.Al rientro dagli spogliatoi Toscano si gioca la carta Danti. Il cambio sembra azzeccato. Dopo un giro di lancette prima Scotto e poi il nuovo entrato Danti chiamano Tomasig a una doppia respinta. E’ il segnale che contro una Reggiana così (decisamente la milgiore dall’inizio della stagione) non c’è nulla da fare. Il Cosenza però continua con diligenza a giocare la sua partita senza tuttavia portare seri pericoli alla porta difesa da Tomasig. E comunque anche quando trova lo specchio della porta, con Cacccvallo al 10 su punizione, trova l’estremo difensore granata pronto alla deviazione. E’ l’ultimo sprazzo di una partita che da quel momento in poi sarà tutto di marca granata. Al 17 Temelin viene atterrato in area: rigore e doccia anticipata per Fanucci. Su dischetto si presenta Rossi che porta a quattro i gol per la Reggiana. Ma non è finita. A dieci mintui dal termine il poker diventa una cinquina. Cross millimetrico di Rossi per Ingari che al volo di destro mette a segno la sua prima rete stagione. C’è tempo per fare un po’ di accademia con la Reggiana che almeno in un paio di altre occasioni avrebbe la possibiltà di incrementare ulteriormente il bottino. Sul taccuino c’è spazio anche per il gol di Biancolino a due minuti dal termine che però non cambia di una virgola la sostanza della gara.

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