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di ANTONIO CIAMPA
Non si ferma la striscia vincente del Catanzaro che ottiene il suo secondo successo in sette giorni tra le mura amiche di un Ceravolo in cui cominciano a fare capolino un numero sempre maggiore di tifosi che finalmente sembrerebbero avere riscoperto il gusto e la passione giallorossa. Di contro, interrompe la sua striscia positiva la Juve Stabia ma lo fa al cospetto di un squadra che, senza la penalizzazione, potrebbe essere considerata già in fuga in un campionato senz’altro ancora lungo ma che sembra avere già espresso le reali forze in campo. La gara sembra, per tutto il dipanarsi dei novanta minuti, una autentica sfida da serie superiore con giocate di qualità da entrambe le parti in cui, alla fine, ad avere la meglio, è il Catanzaro grazie soprattutto alle intuizioni tattiche del suo allenatore ed alla straordinaria giornata di grazia del difensore-goleador Di Maio che sfrutta al meglio la sua abilità nel gioco aereo arrivando a quota quattro reti tra i cannonieri del torneo. Dopo il minuto di silenzio per la scomparsa di Gaetano Giummulè, ex calciatore giallorosso negli anni settanta e registrata la protesta degli ultras di casa avverso la famigerata “tessera del tifoso”, la gara inizia con il Catanzaro subito all’attacco. Caputo, al 5’, impegna Soviero in una parata bassa in due tempi ed al 13’ una verticalizzazione tra Montella e Mosciaro porta il centravanti giallorosso alla conclusione ancora bloccata da Soviero. I giallorossi tengono subito in mano il pallino del gioco con un superbo Bruno bene assistito da Lodi e sfondano in particolar modo a destra laddove Di Cuonzo supera senza troppe difficoltà lo statico D’Ambrosio che gli si para davanti. A furia di spingere, dalla prima parabola aerea giunge quindi il vantaggio calabrese con Di Maio che spinge di suola un angolo di Caputo nell’angolo più lontano di un comunque lento a reagire Soviero. Lo svantaggio sembra però svegliare le Vespe che prima pungono con un tiro da lontano alto di Ruscio al 26’ e con una zampata di De Angelis conclusa tra le braccia protese di Vono al 29’ e poi passano con lo stesso De Angelis che insacca di testa un morbido cross di Capparella susseguente a calcio d’angolo. Sul finire del tempo, una superba percussione di Montella, ottimo nelle sue rincorse ai palloni che gli arrivano dalle retrovie, servito da un triangolo Caputo-Lodi, diventa letale ancora una volta a causa del ritardo nel distendersi a terra di Soviero che si lascia sfuggire il pallone sotto il braccio. Sembra una mazzata per i campani ma la Juve Stabia ricomincia con il piglio giusto e giunge subito al nuovo pareggio con Capparella che si beve Benincasa in mezzo al campo ed arriva fino in area da dove lascia partire un diabolico fendente che Vono, gettatosi in ritardo, non intercetta. Sono passati 32 secondi e sembra la svolta della gara con le Vespe che conquistano il centro del ring ed il Catanzaro in leggero affanno dal quale cerca di riemergere grazie a Max Caputo che prima conclude alto al 11’ e poi serve un ottimo assist che Benincasa sciupa alto al 18’. I cambi in casa giallorossa imprimono però una ulteriore svolta al match con Auteri che passa alla difesa a quattro con davanti un triangolo di centrocampo in cui Lodi e Basile spalleggiano le giocate del Professore Bruno. Il Catanzaro, così ricomincia a macinare gioco finche non si arriva all’ennesimo calcio d’angolo per i giallorossi su cui ancora una volta è Di Maio a svettare con Soviero che si limita a guardare la palla che si infila alle sue spalle. E’ il KO definitivo per Capparella e compagni che non hanno più la forza di reagire di fronte ad un Catanzaro abile a continuare a girare palla con la nuova rivoluzione tattica di Auteri che sacrifica un nervoso Caputo – ex fischiatissimo dai circa 300 stabiesi presenti – immettendo Di Meglio a salvaguardia di una vittoria che, non solo moralmente, potrebbe rivelarsi fondamentale per la rincorsa, a questo punto scoperta, verso l’agognata Prima Divisione.

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