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QUI BERNALDA «Abbiamo pagato una certa mancanza di personalità, ma non era quella la partita che dovevamo portarci a casa. Abbiamo necessità di lavorare tanto e con grande pazienza». Nessun dramma da parte di un tranquillissimo Claudio Vandoni per la sconfitta del Bernalda contro il Catanzaro (90-53) in un match a senso unico: «non c’è stato alcun problema di approccio proprio perchè all’inizio siamo riusciti a tener testa al Catanzaro. Poi purtroppo», prosegue Vandoni nella sua analisi, «contro giocatori di una certa esperienza non abbiamo fatto le scelte che dovevamo fare. Abbiamo provato a giocare con le stesse armi di una squadra che ha più individualità, più tiri e più centimetri di noi e che è costruita per fare un campionato di vertice. Ma non è questa la gara in cui dovevamo vincere, volevamo vedere cosa riusciamo a fare».
QUI POTENZA- NON È andata bene all’Invicta Centre Corporelle che nella prima trasferta siciliana ha conosciuto la prima sconfitta del campionato. 73-64 il punteggio a favore dei siciliani. Che cosa non ha funzionato nel quintetto di Schiavi? Con molta onestà il direttore sportivo Dino Viggiano analizza quello che è stato lo svolgimento della gara: «rispetto a domenica scorsa siamo nettamente migliorati nei meccanismi difensivi con i quali abbiamo arginato abbastanza agevolmente le bocche di fuoco del Catania ed i loro lunghi. Ottimi progressi hanno fatto registrare anche Nocioni e Serino che nella prima non erano ancora al meglio della condizione. Ma le nostre pecche più macroscopiche si sono registrate in attacco dove abbiamo avuto percentuali molto basse. Con una sequenza incredibile di errori al tiro. Ad evidenziare il problema basta un solo dato: la nostra percentuale complessiva al tiro è stata del 39 per cento. E con queste percentuali è davvero proibitivo riuscire a sperare nella vittoria».

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