X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Un danno erariale di 90 milioni di euro, riferibili alle prestazioni rese con i fondi del servizio sanitario della Regione Calabria, è stato segnalato dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro alla procura regionale della Corte dei Conti della Calabria.
Secondo gli inquirenti, il danno sarebbe stato stato cagionato da una lunga serie di finanziamenti illegittimi erogati dalla Regione Calabria a favore della fondazione «Tommaso Campanella», ubicata nel nuovo polo infrastrutturale di Germaneto, alla periferia di Catanzaro.
La fondazione era stata costituita nel 2004, a seguito di un protocollo d’intesa siglato tra la Regione e l’università «Magna Graecia» di Catanzaro, al fine di realizzare e gestire in Calabria un Centro oncologico «d’eccellenza» destinato a trasformarsio in istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (I.r.c.c.s.), finalizzato allo studio ed alla cura dei tumori.
Secondo i finanzieri, la struttura sanitaria, che pur svolgendo un servizio evidentemente pubblico, è una persona giuridica di natura privata e, come tale si è comportata, ad esempio, nelle assunzioni del proprio personale, è stata beneficiaria, a far data dal 2005, di cospicui finanziamenti pubblici.
Sei dirigenti generali del dipartimento della Salute della Regione Calabria, alternatisi dal 2005 ad oggi, sono stati segnalati alla Procura regionale della Corte dei Conti nell’ambito degli accertamenti svolti.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE