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di PIERO QUARTO
OTTO PERSONE condannate ed otto assolte dal Tribunale di Matera nell’ambito del processo Revival per associazione finalizzata allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti.
Un’associazione a capo della quale è stato individuato Salvatore Scarcia condannato a 24 anni di reclusione.
La sentenza del Tribunale di Matera condanna anche, Abele Vincenzo Casulli e Luigi De Padova a dodici anni e tre mesi, Giuseppe De Padova a undici anni e tre mesi, Alessandro De Bernardis a undici anni di reclusione per associazione dedita a commettere delitti di traffico, detenzione e trasporto di sostanze stupefacenti, capeggiata da Scarcia e che aveva gli altri soggetti come componenti.
Gli stessi soggetti sono stati poi assolti dall’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso.
Condannati per altri reati, riferiti specifici, sono stati anche Francesco Fiore Comisso che dovrà scontare tre anni e quattro mesi di reclusione per detenzione di 10 ordigni esplosivi di fattura artigianale.
Cinque anni e sei mesi è la condanna invece di Antonio Stasi per fatti relativi al gennaio del 2003 e ad una all’estorsione consumata.
Infine è stata condannata a tre anni e sei mesi di reclusione Anna Teresa Travascia per concorso in detenzione e cessione di arma clandestina.
E’ arrivata invece un’assoluzione per quanto riguarda il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, mentre otto sono stati gli imputati assolti.
Si tratta di Cosimo Ammirato, Claudio Laviola, Cosimo Damiano Pacifico, Giuseppe Passarelli, Adriano Scarcia, Michele Stasi, Davide Suriano e Leonardo Tornaquindici.
Sorpresa e stupore è stata manifestata dal collegio difensivo del principale imputato Salvatore Scarcia, che ha stata sottolineato “l’abnormità di una sentenza, illogica e sproporzionata visto che per molti capi di imputazione Scarcia stesso è stato assolto e che la pena richiesta complessivamente dal Pubblico Ministero è stata ridotta di un solo anno”.
Una volta letta nel dettaglio la sentenza che sarà pubblicata entro 90 giorni è scontato il ricorso in appello degli avvocati difensori dei principali imputati. Maggiore soddisfazione, è lecito immaginare, invece da parte del Pm Basentini che ha visto quasi completamente accolte le richieste che aveva avanzato nel maggio scorso.

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