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«E’ un passo significativo. Da un lato si mette in sicurezza la zona costiera di Vibo, spostando i depositi del Gruppo Eni in una zona industriale, dall’altro, si permette finalmente uno sviluppo armonico e attrattivo dell’intera area». Così il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, nella veste di commissario delegato dal Governo all’emergenza post alluvionale di Vibo Marina, ha commentato il protocollo d’intesa siglato ieri nella tarda serata a Palazzo Alemanni, per la programmazione pluriennale degli interventi diretti a favorire la ripresa produttiva di quell’area.
Il protocollo include la partecipazione di tutti gli enti interessati: il Commissario Delegato, la Regione Calabria, l’Eni Spa, il Comune di Vibo Valentia, l’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, la Camera di Commercio di Vibo Valentia, il Consorzio industriale di Vibo Valentia, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e la Capitaneria di porto di Vibo Valentia.
Erano presenti, tra gli altri, Massimo Lo Faso responsabile Hub Sud Ovest per Eni Spa, il sindaco di Vibo Valentia, Franco Sammarco, l’assessore provinciale Paolo Barbieri, Michele Lico per la Camera di Commercio Vibonese, Gaetano Ottavio Bruni per l’Asi, il dirigente regionale Eugenio Ripepe e Francesco De Grano dell’Ufficio del Commissario Delegato e il direttore generale al dipartimento attività produttive Michele Lanzo.
L’intesa prevede la costituzione di un tavolo tecnico che dovrà approfondire le ipotesi di delocalizzazione delle imprese Eni dall’area urbana all’area industriale di Vibo Valentia, basate sul concorso di finanziamenti pubblici e privati e sull’utilizzazione di strumenti di programmazione negoziata.
L’accordo è stato raggiunto dopo una serie di incontri tecnici, coordinati nei mesi scorsi dall’Assessore regionale all’ambiente Silvio Greco, in cui sono state ipotizzate alcune linee di sviluppo del processo di delocalizzazione degli impianti dell’Eni.
In particolare, tra i punti più importanti del protocollo d’intesa, c’è la previsione di procedere alla delocalizzazione incentivata degli impianti e depositi industriali di prodotti petroliferi e derivati, situati nell’area portuale e retroportuale e nel quartiere «Pennello» di Vibo Valentia, verso la zona industriale di Portosalvo. A tal fine le parti hanno dichiarato di valutare positivamente la possibilità di creare un unico polo dei depositi proprio nell’area di Portosalvo.

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