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Migliaia di cardiologi italiani hanno assistito nell’auditorium della Fiera di Bologna, a due impegnativi interventi effettuati in Calabria, in diretta satellitare, dall’equipe della Cardiologia dell’Università di Catanzaro. Lo riferisce un comunicato dell’Università di Catanzaro. L’equipe diretta da Ciro Indolfi e composta dai medici Annalisa Mongiardo, Carmen Spaccarotella e Daniele Torella ha operato nelle sale di emodinamica del Campus dell’Università Magna Graecia due pazienti con infarto miocardico acuto, attraverso tecniche innovative utilizzate e proposte in Italia dalla Cardiologia Universitaria del capoluogo calabrese. «In particolare – riporta il comunicato – numerosi apprezzamenti ha riscosso la tecnica utilizzata dal Indolfi, mai presentata prima in Italia, per il posizionamento delle endoprotesi coronariche mediante un tipo di navigazione computerizzata che si avvale degli stessi sistemi di puntamento elettronico impiegati dagli aerei militari per colpire un bersaglio, e che hanno consentito di effettuare con successo procedure coronariche con grande beneficio per i pazienti. I pazienti trattati erano definiti, infatti, ad alta complessità per la severità della malattia che aveva colpito le arterie coronariche e pertanto con una prognosi pessima in termini di durata e qualità della vita». «La dilatazione percutanea delle occlusioni coronariche ha permesso, invece – prosegue la nota – di far arrivare il sangue al muscolo cardiaco dei pazienti trattati, facendo così riprendere la contrazione e migliorare l’aspettativa di vita. Come lo stesso Indolfi ha affermato durante il collegamento via satellite, «in pochi anni è stato realizzato un sogno, quello di organizzare in una regione come la Calabria, un centro di eccellenza, costruendo da zero una Divisione efficiente di Cardiologia in cui si effettuano migliaia di procedure interventistiche coronariche, impianti di valvole senza chirurgia, interventi di defibrillatori, pace-makers, re-sincronizzatori cardiaci ed ablazioni per via trans-catetere. Il Centro regionale di riferimento per il trattamento endovascolare delle patologie cardiovascolari dell’Università Magna Graecia – ha proseguito Indolfi – è stato la prima Unità operativa pubblica della Calabria ad effettuare il trattamento dell’infarto miocardico 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La grande utilità di una Cardiologia Universitaria nella regione non è solo erogare una buona assistenza, ma soprattutto fare innovazione, ricerca e formare i futuri medici che andranno a lavorare nei vari ospedali. Oggi – ha concluso Indolfi – pazienti provenienti da altre regioni scelgono la Cardiologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro per l’impianto con successo di una valvola aortica per via percutanea, un risultato poco conosciuto ma di enorme impatto in una Regione troppo spesso passata agli onori della cronaca per la mala sanità».

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