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«Io sto lavorando alle alleanze e, se mi indeboliscono, il Pd non avrà alcuna chance in Calabria. Se io me ne vado sbattendo la porta non c’è Udc che tenga».
A dirlo è il governatore della Calabria Agazio Loiero, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera per rispondere agli attacchi di Marino e Franceschini.
«Io sarei dunque il simbolo del vecchiume? Sono indignato», afferma Loiero. Marino dice «bugie colossali», mentre Franceschini «non batterà Berlusconi, mai. Paradossalmente, se la sinistra spinge troppo sul cambiamento è condannata a perdere sempre. Esiste un’Italia corporativa che è maggioranza». Bersani, aggiunge, «mi ha detto: vai avanti, ti sono vicino».
Alle primarie, dichiara Loiero, «il rischio di brogli esiste. Può venire la cellula esterna che punta a inquinare il voto. La Calabria non è il paradiso terrestre; ci sono incrostazioni, collusioni, la rabbia sociale, i rifiuti, la disoccupazione. E su tutto domina la criminalità».
L’omicidio Fortugno, ucciso al seggio delle primarie, «è una lezione da tenere presente. I pm affermano che quel delitto era un messaggio a me. Spero che domenica non ce ne siano, di queste azioni, ma il Sud è anche questo». Sull’andare o meno al seggio «sono pieno di dubbi», conclude Loiero. «Non resterò bersaglio permanente».

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