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Il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, ha ricevuto questa mattina la Soprintendente ai Beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi. «L’incontro – è scritto in un comunicato del portavoce del presidente – ha riguardato la questione relativa al restauro dei Bronzi di Riace e alla chiusura per ristrutturazione del Museo nazionale della Magna Grecia». Nel corso del colloquio, Bova ha ribadito «la piena disponibilità ad ospitare i Guerrieri a palazzo Tommaso Campanella per tutto il tempo necessario al restauro, allestendo un apposito laboratorio presso il salone o spazio interno alla sede del Consiglio regionale che i tecnici dell’Icr riterranno più adattò». «In questo senso, la Bonomi – prosegue la nota – ha avuto modo di effettuare un primo sopralluogo nelle strutture di via Cardinale Portanova, soffermandosi particolarmente nello spazio definito “agorà” e nell’aula “Federica Monteleone”. Quei locali saranno successivamente visitati dai tecnici dell’Istituto centrale per il restauro, al fine di verificarne la rispondenza alle caratteristiche necessarie per creare un cantiere di lavoro aperto al pubblico». «Ci avevano garantito – ha detto Bova – che i Bronzi sarebbero stati “curati” a Reggio. Riteniamo che spostarli da qui, anche sulla scorta degli atti ufficiali risalenti al restauro del 1994, sia oltremodo rischioso per la salvaguardia di queste opere uniche al mondo. Proprio per questo motivo mettiamo a disposizione gratuitamente gli spazi di nostra pertinenza e siamo disposti a farci carico delle spese necessarie. Abbiamo infatti la disponibilità economica per sostenere finanziariamente questa operazione grazie agli avanzi di gestione che, in forza di una specifica legge regionale, possiamo utilizzare liberamente per acquisire, o anche ospitare temporaneamente, opere di particolare valore artistico, storico e culturale. Ma siamo anche pronti a sostenere eventuali altre ipotesi in grado di assicurare la permanenza in città delle statue: questo è l’aspetto più importante». Il massimo rappresentante dell’Assemblea legislativa ha sottolineato come «la sede consiliare vada considerata una delle soluzioni più sicure, se non la più sicura in assoluto, tra i diversi edifici pubblici che sono stati presi in considerazione per il ricovero dei Bronzi di Riace. Nel rispetto delle funzioni della Soprintendente – ha aggiunto il presidente Bova – intendiamo spenderci per raggiungere un obiettivo che sta a cuore all’intera comunità reggina e calabrese. Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità ed eventualmente ad approvare in tempi rapidissimi un’apposita legge regionale dotata di piena copertura finanziaria. Anche perchè la valorizzazione dei beni culturali è materia legislativa concorrente». «Simonetta Bonomi – prosegue la nota – si è definita soddisfatta per un colloquio certamente proficuo, che agevola il lavoro finalizzato a mantenere i Bronzi in riva allo Stretto. I tempi, purtroppo, sono molto ristretti anche per la prossima chiusura del Museo. Sarà compito dei tecnici dell’Icr indicare la soluzione più adatta per creare un laboratorio di restauro fruibile al pubblico. I Guerrieri hanno certamente bisogno di essere restaurati, così come altri importanti reperti storici ospitati a palazzo Piacentini»

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