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di PIERO QUARTO
UNA PICCOLA chance di veder continuare il lavoro dell’Amministrazione Buccico si starebbe aprendo in queste ore mentre si avvicina il termine di domenica 25 ottobre quando saranno trascorsi i 20 giorni previsti dalle dimissioni del sindaco.
Il coordinatore provinciale della Pdl Cosimo Latronico starebbe lavorando per cercare di prolungare la legislatura ed avrebbe avviato contatti con una serie di consiglieri per “un Patto per la città” che possa consentire al sindaco di blindare alcuni punti programmatici portando avanti il cammino della legislatura. Latronico raggiunto dal “Quotidiano” si è limitato a dire: «posso solo confermare che stiamo lavorando per provare a proseguire la legislatura. Contatti con consiglieri d’opposizione? Non intendo fare del gossip e scendere in questo tipo di ragionamenti, aggiungo solo che stiamo lavorando. Un patto per la città? Non è un problema di formule».
Insomma Latronico non si sbilancia ma un tentativo sarebbe in atto con i rappresentanti del gruppo misto Lapolla, Corazza e Fiore e il consigliere del Pd Gaudiano. Il sintomo che qualcosa potrebbe succedere sta nel fatto che nessuno chiude in maniera esplicita e che sono molti i distinguo che vengono avanzati.
«In questo momento credo che tutti quanti dobbiamo porci degli interrogativi e chiederci se davvero siamo in grado di sopportare il commissariamento e l’instabilità politica che abbiamo davanti», spiega il consigliere Gaudiano, «ci sono una serie di scadenze e di opportunità che la città deve affrontare e sfruttare entro marzo e che non possiamo permetterci di ignorare ma ce ne sono anche altre come il piano casa nazionale. Situazioni che vanno affrontate e che interessano i cittadini, non ci si può mettere solo a pensare a chi sarà il prossimo sindaco della città. Io mi chiedo: di fronte a queste situazioni, ai problemi a cui andiamo incontro, alle scadenze, c’è qualche consigliere che non vuole aderire ad una simile idea? Del resto storicamente anche l’Amministrazione Manfredi fece a suo tempo qualcosa di simile con un governo di salute pubblica. Decisioni? Non ne ho prese, ma queste questioni e queste domande bisogna porsele. Il Pd? Non so cosa decideranno i vertici del partito ma non credo sarebbe sbagliato impegnarsi per questo tipo di obiettivi».
L’apertura a discutere e a dialogare che si può leggere nelle parole di Gaudiano la ritroviamo anche se con molta meno enfasi in quelle del consigliere Luigi Fiore: «al momento ho sentito anche io di queste voci ma non ci sono grosse novità. Posso dire che eventuali possibilità potrebbero essere valutate e che dovremo fare alcune valutazioni in merito».
Insomma una sostanziale apertura a dialogare anche se con una certa prudenza e senza sbilanciarsi in nessun modo.
Ancora più cauto ma critico nei confronti delle scelte del centrosinistra risulta poi Michele Corazza che affida ad un comunicato della Rosa Bianca la sua riflessione e spiega: «la disarticolazione della maggioranza di centro – destra non è accompagnata da visioni strategiche da parte dell’opposizione.
Anzi il centro – sinistra sembra distratto ed impreparato rispetto alla necessità di proporre un progetto di svolta e cambiamento per la città.
Appare quasi che il terreno dello scontro non sia politico. Emergono “strane trasversalità”, prevalgono ragionamenti legati a sistemi di interessi difficili da decifrare. In questo senso soprattutto il Pd non riesce ad assumere posizioni chiare e definitive».
Poi arriva quella che può sembrare un’apertura al dialogo e nella quale si spiega: «Corazza ha chiesto ed ottenuto dal coordinamento regionale di poter assumere una posizione di maggiore autonomia rispetto al vincolo di coalizione per intercettare spazi politici e di consenso che oggi a Matera sono rappresentati dalla maggioranza dei cittadini che non si riconoscono in visioni, chiuse, quasi private e che vorrebbero vedere il prevale degli interessi generali.
Insomma, bisogna lavorare per il bene della città! Senza estraniarsi nel chiuso delle stanze di un potere sempre più logoro». Parole che vanno lette e interpretate nel senso di una sostanziale apertura al dialogo? Questo lo si potrà scoprire solo nelle prossime e decisive quarantotto ore.
Due giorni, o poco più, nei quali la maggioranza di centrodestra dovrà cercare di far quadrare i conti che non tornano. Due giorni in cui si passera dal “gossip” alle risposte chiare ed inequivocabili e si capirà se ci sono davvero gli spazi per continuare ad andare avanti con la legislatura.
In tutto questo sarà anche interessante capire il ruolo che deciderà di avere il sindaco Buccico che al momento avrebbe lasciato nelle mani dei vertici di partito l’incarico di condurre trattative per risolvere la situazione ma che poi eventualmente dovrà valutare e prendere una propria posizione. Al momento non si sa se ci sono davvero gli spazi per una soluzione della vicenda. Sono ore e giorni frenetici. La crisi al Comune potrebbe risolversi solo con un colpo di coda, al momento ancora difficile ma meno lontano di qualche giorno fa.

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