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«Oggi ci troviamo in una situazione sanitaria molto difficile. Abbiamo dovuto preparare un piano di rientro di lacrime e sangue. Nello sforamento del debito ho ereditato l’80% del deficit e l’altro 20% costituiscono gli interessi accumulati nel tempo. Io mi faccio carico delle insufficienze dei governi del passato. Il piano sarà rigorosissimo, prevede la conversione di ospedali, e lo facciamo a pochi mesi dalle elezioni. Ma io ho il sogno che la Calabria diventi una regione ordinaria anche nella sanità , così come lo è diventata per la gestione dei fondi comunitari. Abbiamo puntato molto sulla trasparenza creando la stazione unica appaltante e puntiamo anche sulle case della salute in cui io credo molto.»
Queste le parole del Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che è intervenuto al terzo convegno regionale della Società Italiana di Medicina Generale, a Crotone.
Il convegno dal titolo «La Medicina Generale calabrese per il miglioramento della sanità in Calabria» ha affrontato il tema dell’importanza della cosiddetta «medicina di base» nel più generale ambito dell’assistenza sanitaria regionale.
I medici di base (o medici di famiglia) svolgono, infatti, un ruolo fondamentale nel rispondere alla domanda di salute della popolazione, perchè legati al territorio nel quale operano e destinatari di una particolare fiducia da parte dei propri assistiti.
«Per questo i presidi della medicina primaria – ha sostenuto Piero Vasapollo, presidente del Congresso – devono costituire la principale sede di assistenza dei percorsi sanitari coinvolgendo tutti i soggetti in una migliore integrazione tra le varie componenti della sanità, allo scopo di organizzare meglio il territorio, spostandovi risorse, servizi e competenze».
Il Presidente Loiero nel corso del suo intervento ha parlato anche degli stereotipi legati alla Calabria e in particolare alla sanità calabrese: «Tutto quello che avviene nella nostra regione, non solo nella sanità, viene dilatato a dismisura e crea un pregiudizio drammatico. Io trovo abbietto – ha detto il Presidente Loiero – che certe figure istituzionali imperversino sulla Calabria, perchè sanno che sparare a zero sulla nostra regione è facile. Il mercato mediatico paga solo in negativo, le buone notizie non interessano a nessuno. Capita spesso che i fatti non abbiano valore in sè (per la quota di verità che contengono), ma magari hanno valore se consentono di andare in prima pagina e quasi sempre avviene con una notizia negativa. Indubbiamente la Calabria si presta a questo ‘gioco mediaticò perchè ci sono tante cose che non vanno. Ma in questo contesto la verità spesso scompare, non conta più niente. Per tre volte mi sono fatto operare nella mia Regione, pur potendomi rivolgere a strutture di altre regioni, magari più prestigiose. Ma non l’ho fatto, perchè ho (e ho sempre avuto) la più totale fiducia nella nostra sanità, malgrado le sue criticità».

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