X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

«DI VENERE e di Marte non si sposa e non si parte», recita un antico proverbio. Alla luce dei nuovi provvedimenti presi in materia di matrimonio dal Comune di Potenza, però, potrebbe essere modificato.
E sì, perché per i novelli sposi si allunga la lista dei giorni proibitivi in cui celebrare le nozze. Se martedì e venerdì è meglio evitarli per scaramanzia, il sabato e la domenica converrebbe non prenderli in considerazione. La nuova delibera comunale, infatti, stabilisce che in quei giorni i matrimoni civili e le pubblicazioni di matrimonio dovranno essere pagate dagli utenti. 50 euro il sabato e 60 euro la domenica mattina: queste le tariffe.
I promessi sposi, quindi, alla lunga lista della spesa per il matrimonio, dovranno aggiungere anche questa voce. A meno che non si decida di optare per gli altri giorni della settimana. Dal lunedì al venerdì mattina e il martedì e il giovedì pomeriggio, il servizio è gratuito. La disposizione entrerà in atto il prossimo primo novembre.
Per cui, coloro che abbiano già prenotato le pubblicazioni o i matrimoni civili nei mesi di novembre e dicembre 2009 e per l’anno 2010, saranno i primi a decidere se confermare la data scelta o cambiare.
«Se avessimo dovuto aspettare di applicare quanto stabilito nella delibera per le prenotazioni di novembre e dicembre – spiega Adele Bellino, responsabile dei servizi demografici – non avremmo mai fatto partire questa nuova regola perché abbiamo prenotazioni fino a settembre 2010».
E in tempo di crisi, un anno di contributi persi non è roba da poco. Può considerarsi, invece, irrisoria la somma di pagamento richiesta dall’amministrazione di Potenza, paragonata a quella degli altri comuni italiani. Ad Arezzo, tanto per fare un esempio, il piano tariffario oscilla dai 150 ai 300 euro, in base alla sala in cui celebrare il rito. Ancora, nella provincia di Firenze, i costi restano più o meno li stessi e aumentano per i non residenti.
Insieme ai matrimoni, rientrano negli adempimenti dello stato civile i funerali. Anche per loro, ci sono delle novità in vista. Verrà ampliata la fascia di reperibilità degli ufficiali di stato civile che rilasciano le autorizzazioni di sepoltura.
«Per andare incontro ai cittadini – continua Bellino – nel caso in cui il decesso avvenga negli orari diversi da quello di servizio, è stato ampliata la fascia di reperibilità che va dalle 9 alle 14 dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 21 il sabato e la domenica. Poiché il lavoro va retribuito, il costo aggiuntivo riguarda solo il Comune, non peserà certo sui familiari. Per i matrimoni è diverso, perché a differenza dei funerali sono eventi programmabili».
Anna Martino

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE