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Accertata l’identità del relitto scoperto a largo di Cetraro, che non sarebbe la Cunsky ma il piroscafo “Catania”. La notizia è stata diffusa ieri dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo in conferenza stampa con il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso.
La Mare Oceano si sta rifornendo nel porto di Vibo Valentia. La nave è arrivata ieri sera intorno alle 20, dove ha concluso la missione, voluta dal Ministero dell’Ambiente, per l’identificazione del relitto al largo di Cetraro (Cosenza). La nave ha scaricato 11 cilindri di metallo, contenenti i campioni di sedimenti raccolti nei pressi del relitto, identificato come il piroscafo Catania, affondato nel 1917.
I primi controlli, eseguiti già a bordo, avevano dato esito negativo sulla possibile presenza di radioattività. Altri controlli sono stati effettuati già ieri sera, allo sbarco del materiale, e anche stamattina, da un’unità speciale dei Vigili del Fuoco, che per l’occasione aveva isolato il molo di attracco.
La nave Mare Oceano, per quanto si è appreso, è in procinto di partire per un’analoga esplorazione lunga la costa lucana di Maratea, alla ricerca di un’altra nave fantasma, sempre citata, come quella di Cetraro, dal pentito della ‘ndrangheta Francesco Fonti. La partenza dovrebbe avvenire domani. Nei prossimi giorni, secondo indiscrezioni, i dirigenti della Geolab dovrebbero incontrare i vertici della Regione Calabria.
Non è escluso che la stessa amministrazione regionale possa commissionare alla società napoletana una serie di ispezioni e ricerche lungo tutto il periplo delle coste calabresi.

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