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Un raduno ultrà dalla serie A ai dilettanti. E’ quello che si è tenuto ieri a Joggi, piccolo centro della provincia cosentina, per organizzare una forma di protesta unitaria contro la tessera del tifoso.
Ad organizzare l’incontro, al quale hanno partecipato una quarantina di gruppi, è stata la tifoseria cosentina (Curva Nord, Rebel Fans, Cosenza Vecchia, Nuova Generazione, San Vito) che è riuscita a raccogliere circa un centinaio di adesioni (tra presenti e assenti, a causa degli anticipi di A e B).
Tra le tifoserie che hanno sposato la causa della protesta gruppi di Lazio, Juventus, Sampdoria, Genoa, Brescia, Milan, Parma, perugia, Pisa, Bari, Udine, Vicenza Taranto, Avellino, Catanzaro, Barletta, Cavese, Nocerina, Arezzo, Campobasso. Ma tante anche le tifoserie di serie minori (tra queste Matera, Tivoli, Lamezia, Taurisano) che sono intervenute durante il dibattito dopo aver ascoltato gli interventi degli avvocati Giandomenico Carino di Cosenza, Alessio Spadafora di Catanzaro e Lorenzo Contucci di Roma.
Tra le proposte è venuta fuori quella di una protesta, e uno striscione unico, da esporre alla manifestazione nazionale organizzata per il 14 novembre a Roma. Ma la protesta dovrebbe anche passare alle curve di tutta Italia o quasi, che potrebbero restare vuote. Il mondo ultrà, insomma, è in fermento e cerca di far sentire la propria voce contro il provvedimento targato Maroni che obbliga al tesseramento chi vuole assistere alle gare in trasferta della propria squadra. Il raduno di ieri è stato dedicato a Ettore, un ultrà cosentino scomparso di recente.

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