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di GABRIELE ELIA
Un anno fa di questi periodi la città jonica veniva svaligiata nel vero senso della parola, dalla banda del buco. Una serie interminabile di furti, soprattutto in appartamenti, ma anche in qualche locale commerciale e uno in particolar modo vicino la locale caserma dei carabinieri, che per qualche mese mise in preallarme l’intera comunità. Poi un periodo di relativa calma e come se anche i furti fossero ciclici come l’economia, ecco che, nella notte tra lunedì e martedì, l’ennesimo fenomeno delinquenziale. Un segnale, a dire il vero, c’era già stato qualche settimana fa con un furto in un negozio di computer; ma l’altra notte sono ritornati alla carica in un’attività produttiva della zona artigianale di Policoro, dove si vendono attrezzature e macchinari per l’agricoltura. Sfondando la parete di un magazzino adiacente i locali dell’autolinea di trasporto su gomma “Grassani&Garofalo”, sono entrati nell’edificio e hanno fatto razzia di oggetti per un valore consistente. I ladri avrebbero addirittura riempito tre furgoncini di attrezzature prima di tagliare la corda, e uno di questi è stato rubato alla stessa ditta di trasporto (un minibus da otto posti del valore di 15mila euro) e utilizzato per rimpinguare il bottino. Alle 24 sembra che nella zona fosse tutto tranquillo, poiché un autista della stessa ditta era partito alla volta di Roma salendo a quell’ora sul pullman aziendale. Nemmeno la vigilanza, “Tigerpol” per la compagnia di trasporto su gomma e “La Rondine” per l’azienda svaligiata, avrebbero riscontrato nulla di strano passando da lì due volte, in due diversi orari, fino alle 3.30, orario durante il quale il furto sarebbe stato in corso. Ieri mattina il cancello aziendale era chiuso con il lucchetto, ma alla riapertura il proprietario ha trovato la spiacevole sorpresa. A giudicare da come si è mossa la banda, eludendo inizialmente anche l’allarme, tutto lascia pensare che si tratti di professionisti e proprio per questo motivo gli stessi imprenditori della zona chiedono più sicurezza poiché l’area artigianale si trova alla periferia del centro abitato e spesso non adeguatamente protetta. Ricordiamo che sono tante le attività produttive della zona, compreso il centro commerciale “Heraclea”, che necessitano di una maggiore attenzione: «Speriamo che si tratti di un caso isolato. -spiega Luigi Lavieri, presidente della locale Confcommercio- All’imprenditore va tutta la solidarietà della categoria. In questo momento difficile per l’economia locale, subire un danno così ingente in questo modo, è davvero un duro colpo e comunque mi auguro che i malviventi vengano assicurati alla giustizia e nello stesso tempo che i controlli finalizzati alla prevenzione siano intensificati».

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