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Un caso di «nuova influenza» da virus AH1N1, il primo ufficialmente accertato dalle autorità competenti nel comprensorio jonico reggino, è stato diagnosticato nei giorni scorsi dall’azienda sanitaria 9 di Locri. Nulla di grave, nessun allarmismo, anche perché l’episodio è stato subito circoscritto dalla qualificata equipe di operatori sanitari della competente Unità Operativa di Igiene e Medicina Preventiva diretta dal dr. Pier Domenico Mammì, e perché non presenta – comunque – alcuna complicazione di carattere clinico. Dopo i previsti esami del caso (tampone ororinofaringeo prelevato nell’Ospedale di Locri ed esaminato al Centro di Cosenza che entro 48 ore ha comunicato l’esito) è stato accertato che una studentessa di un Istituto Superiore della Locride, al rientro da una gita d’istruzione in Inghilterra protrattasi per due settimane, manifestava una sindrome influenzale di natura da definire. La giovane è stata tenuta sotto osservazione per qualche giorno e rimandata a casa. Considerati i tempi d’incubazione del virus della nuova influenza, spiegano gli esperti, è evidente che la ragazza sia stata contagiata mentre si trovava in Inghilterra e che la sindrome si sia poi manifestata al suo rientro in Italia. Ai suoi compagni di viaggio, è il caso di dirlo, viene solo raccomandato – qualora dovessero accusare dei disturbi di natura influenzale – di non lasciarsi vincere dal panico e da dannosi allarmismi. Qualche consiglio: restarsene a casa, consultare subito il proprio medico di fiducia e, se necessario, utilizzare i comuni antipiretici, antiflogistici e – solo se ritenuto necessario dal medico- fare ricorso agli antibiotici. L’Azienda Sanitaria n. 9 di Locri da qualche mese ha istituito un’Unità di crisi aziendale per la Pandemia (Ucap) ai fini della gestione di possibili casi di patologie causate da virus «A-H1N1». L’Unità di crisi è costituita dai medici A. Previte (Dir. San. Ospedale Unico Locride); A. Chiefari (Dir. Distr. Nord); Silvia Falvo (Dir. Distr. Sud); F. Mammì (Dir. U.O. Pediatria); D. Calabrò (Dir. Dip.Medicina); P. Mammì (Dir. U.O. Igiene e Med. Preventiva); F. Adamo (Dir. U.O. Anestesia e Rianimazione); dalla farmacista E. Ciccia (Dir. Farmacia Ospedale) e dal biologo S. Cilea (Dir. U.O. Patologia Clinica). Il coordinamento dell’Unità locale di crisi è stato affidato a P. Mesiti, medico igienista con esperienza nel campo dell’organizzazione sanitaria territoriale ed ospedaliera che si avvarrà del supporto professionale di A. Alessio, stagista presso la Direzione Sanitaria Ospedaliera. Quest’ultima struttura viene individuata come sede operativa dell’Unità locale di crisi.

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