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Il sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Nicoletti, si associa al gran numero di persone, associazioni e istituzioni che si sono schierate contro la sentenza della Corte europea per i diritti dell’uomo sull’esclusione del Crocifisso dalle aule scolastiche. Nicoletti critica la sentenza affermando che «our convinto del pluralismo anche in campo religioso, dettato dai cambiamenti sociali intercorsi, sono fermamente convinto che alcuni simboli, che rappresentano valori fondamentali della nostra Nazione in tutti i campi, dall’educazione al lavoro, non possono essere annullati con decreti, da qualunque parte provengano». Nicoletti da credente e da laico impegnato nella società, non è nuovo a prese di posizioni che riguardano la salvaguardia e il rispetto del crocifisso, visto come segno profondamente legato alla identità storica, culturale, spirituale del popolo italiano. Già negli anni passati nel corso di una campagna elettorale nazionale, quando Enrico Boselli, allora segretario del suo partito che insieme ad altri aveva dato vita alla Rosa nel Pugno, scelse per alcuni spot elettorali di utilizzare l’immagine proprio del crocifisso, criticò la scelta ed espresse il suo dissenso inviando a Boselli una lettera aperta.

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