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«Perugini faccia fino in fondo il proprio dovere nei confronti dei lavoratori e dei cittadini altrimenti sarebbe forse più giusto, riconoscendogli onestà intellettuale, che ne traesse le dovute conseguenze. Per dirla in termini espliciti su una questione così delicata e di esclusiva pertinenza del primo cittadino una mancata soluzione dovrebbe tradursi con le dimissioni». Lo afferma in una nota il segretario generale della Uil calabrese, Roberto Castagna. «Nessuno pensi – aggiunge – di poter giocare sulla pelle dei lavoratori del Valle Crati. Se la vertenza non sarà chiusa positivamente la Uil proporrà lo sciopero generale della città di Cosenza. La vicenda Valle Crati è una sorta di teatrino della politica locale di scarso livello. È notorio a tutti, anche ai meno dotati di conoscenza, che il problema Valle Crati ha, come prima causa, la superficialità, per non usare altri termini, di una buona parte dei sindaci del consorzio che, con incomprensibile disinvoltura, non adempiono, da anni, al pagamento del servizio. Ciò che non va, quindi, non è la formula Consorzio nè tantomeno la natura pubblico-privato della società quanto il mancato impegno della maggior parte dei sindaci a pagare ciò che è dovuto. Solo quando si paga poi è legittimo rivendicare un servizio di qualità cosa diversa è pretendere che i lavoratori lavorino senza essere pagati e con mezzi obsoleti e non in grado di fare espletare un adeguato servizio di pulizia delle città». «E’ arrivato, anche se tardivamente – prosegue Castagna – il momento che i sindaci affrontino con grande equilibrio e serietà il problema, assumendosi, fin in fondo, le responsabilità al fine di evitare danni irreparabili sul piano occupazionale. Cosenza è la città che sta pagando, più di tutti un servizio a singhiozzo. È una città che, da diversi mesi, è abbandonata a se stessa. È la città dei cani randagi. La città che ha l’ambizione di ospitare la iotta festa della Cioccolata, in un corso guarnito da opere di grande valore artistico e culturale, unico nel suo genere, ma all’interno di cumuli di spazzatura. A tutto ciò, il sindaco Perugini sa rispondere solo con l’ennesima ordinanza che, per non usare altri termini, è risibile e rischia di ingenerare tanti sospetti, visto che da una parte il sindaco condanna l’operato dei privati e dall’altra assegna ad una parte di questi la continuità del servizio. Mentre Rende e Montalto apprezzano il servizio di Valle Crati e non intendono fare ordinanze pre gara, Cosenza non solo è nel caos ma provoca caos con scelte che lasciano dubbi e e perplessità».

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