X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

L’arma, utilizzata da Gregorio Congiusti per uccidere a Gioia Tauro, lo scorso 7 novembre, Carmine Cedro è stata trovata dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria ancora con il colpo in canna, accuratamente sigillata con materiale plastico, era stata nascosta sotto alcuni detriti in località Martelleto del comune di Nicotera Marina (Vv). Con la pistola, una micidiale “Sig Sauer” calibro 9 di fabbricazione tedesca, i carabinieri hanno trovato anche 30 cartucce calibro 9×21 e due micidiali cartucce calibro 41 magnum.
Il ritrovamento è stato reso possibile dalle dichiarazioni rese da Gregorio Congiusti nella mattinata di oggi alla autorità giudiziaria in sede di interrogatorio di convalida del fermo di indiziato di delitto emesso nella notte di sabato scorso dalla procura della repubblica di Palmi.
L’indagato, inchiodato dalla minuziosa ricostruzione delle fasi dell’omicidio operata dagli investigatori e dai numerosi elementi indiziari raccolti dai carabinieri a suo carico, ha deciso di ammettere le proprie responsabilità consentendo di rinvenire l’arma utilizzata e confermando che movente dell’omicidio sarebbero i rapporti di natura economico esistenti tra i due.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE