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La segreteria regionale di Sinistra democratica prende le distanze dalle conclusioni dell’incontro che il segretario regionale del Pd, Carlo Guccione ha avuto con una delegazione di Sinistra e Libertà formata da Pino Scarpelli e Eva Catizone, esponenti dell’area che fa capo al presidente della Regione Puglia Niki Vendola, in vista dell’assemblea regionale del Pd di lunedì.
«Apprendiamo – riporta una nota – dell’incontro tra Carlo Guccione, segretario del Pd, e una presunta delegazione di Sinistra e Libertà della Calabria. Purtroppo ci troviamo di fronte a un caso di millanteria di cui non si capisce fino a che punto non ne fosse a conoscenza lo stesso Pd. Dispiace dover denunciare pubblicamente un atteggiamento padronale e nello stesso tempo subalterno a Loiero. Non si capisce bene se qualche personaggio o raggruppamento pensa di essere il padrone di SeL e che la sua organizzazione sia in cottimo con Loiero e con il Pd».
«Ribadiamo la nostra posizione. Sinistra e Libertà – riporta ancora la nota – nasce non come stampella per l’attuale sistema di potere ma per affermare un’idea nuova e di cambiamento della sinistra. Proprio per questo Sd che è il soggetto che si è impegnato maggiormente nella costituzione di SeL ha già dichiarato la sua totale indisponibilità a partecipare a primarie di coalizioni fasulle dall’esito scontato che servono solo a dare una parvenza di democrazia e a procedere all’incoronamento di Loiero e dell’attuale classe politica che ha governato in questi anni e a partecipare ad una coalizione di centro-sinistra che si presenti con gli stessi uomini e le stesse facce del passato».
Per la segreteria regionale di Sd «oggi in Calabria serve un centro-sinistra rinnovato nei programmi e negli uomini. Su questo punto si continua da parte del Pd a fare orecchie da mercante non capendo che se non si coinvolge in un dialogo vero e in un’azione comune l’Idv, Sd e Pippo Callipo non vi potrà essere alcuna prospettiva di unità. E l’unità la si può ricercare solo con un cambiamento radicale. Non servono cambiamenti a parole, ma nell’azione concreta».
«Sinistra e Libertà in Calabria – prosegue la nota – non ha costituito ancora il suo coordinamento regionale e pertanto diffidiamo chiunque da utilizzare il suo simbolo per iniziative e dichiarazioni personali e di parte. Invitiamo la signora Catizone, il signor Scarpelli e tutti gli altri, a parlare a nome personale o dei propri movimenti e non a nome di SeL da cui non sono stati mai delegati a ricoprire funzioni e compiti. Sinistra e libertà non può essere un comitato di una elite auto proclamatasi gruppo dirigente ma deve costruirsi con il coinvolgimento di tutti i compagni che guardano a questo soggetto come momento di cambiamento e non di conservazione».

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