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Differenziare non significa soltanto tutelare l’ambiente. Vuol dire anche: soldi in tasca al cittadino; risparmiare nella spesa familiare per la gestione dei rifiuti. Così come hanno concretamente risparmiato, sulla Tarsu, i saracenari nel 2009 e nel 2008 rispetto agli anni precedenti. Oggi, con il passaggio alla Tariffa di igiene ambientale (Tia), i benefici per singoli e famiglie sono destinati ad aumentare, proporzionalmente alla capacità e volontà di differenziare. Dal 1 gennaio 2010, infatti, più e meglio si differenzierà, meno si pagherà. Una piccola rivoluzione – dice il sindaco Mario Albino Gagliardi – della quale Saracena può dirsi protagonista quasi esclusiva nel Sud Italia, quasi certamente in Calabria.
E’ quanto prevede il nuovo sistema, previsto dalle normative nazionali e adottato in anticipo, di un anno, da Sarecana che abbandona i metri quadrati delle case come criterio di misurazione del prezzo e punta, invece, sula qualità effettiva e misurata del rispetto ambientale, attraverso la raccolta differenziata. Si parte con i sacchetti di carta, cartone e multi materiale. Gli operatori andranno a misurare la quantità e interpreteranno la qualità, vista la trasparenza del sacchetto. Sulla base di questi volumi saranno riconosciute delle premialità a quanti faranno la raccolta differenziata assiduamente e con migliore tasso di differenziazione. L’altro elemento di giudizio è il reddito familiare ed il numero dei componenti del nucleo familiare.
«La gente ha senz’altro percepito i benefici derivanti dal nuovo sistema di raccolta differenziata – dice il sindaco -. Siamo scesi da un costo generale di 347 mila a 290 mila euro il primo anno e 280 mila euro il secondo anno. Abbiamo cioè effettuato un tangibile risparmio di 56 mila prima e 78 mila euro poi che ha comportato, in definitiva, una riduzione del tributo a carico degli utenti del 25%. Insomma, i risultati ci sono e ne beneficiano tutti. Ogni cittadino, nel 2008 e nel 2009, ha infatti pagato il 25 per cento in meno rispetto a quello che pagava negli anni precedenti. Ecco perché conviene a tutti, oltre che al nostro ambiente, differenziare e bene».

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