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Proseguirà l’opera di bonifica del territorio di Lamezia Terme dall’abusivismo edilizio. Stamattina il personale del Genio militare, con l’impiego di ruspe, ha proseguito la demolizione degli 11 immobili disposta dalla Procura della Repubblica in esecuzione delle sentenze del tribunale passate in giudicato. Il sindaco, Gianni Speranza, insiste nel suo impegno per la legalità. Le minacce rivoltegli ieri durante un incontro al Comune dal proprietario di uno degli immobili da demolire, identificato come il fratello di un boss della ‘ndrangheta, non lo hanno toccato. Anzi, lo hanno convinto ancora di più ad andare avanti. Un gruppo di proprietari degli immobili abusivi ha avuto un incontro col prefetto facente funzioni di Catanzaro, Sebastiano Cento, al quale è stata chiesta la sospensione dei provvedimenti di demolizione. Richiesta, però, rivelatasi impraticabile. Intanto sono tante le espressioni di solidarietà rivolte a Speranza. Il deputato del Pd Marco Minniti ha rivolto un appello al Ministro dell’Interno chiedendogli di «intervenire per garantire a Lamezia il rispetto delle regole che valgono per tutta la Repubblica. Lamezia – ha detto Minniti – è il simbolo, per l’intero sud, di un grande Comune che si è schierato, dopo due scioglimenti per mafia, a favore della legalità. Guai a isolare o lasciare solo il sindaco Speranza». Significativa la solidarietà espressa a Speranza dal sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti, coordinatore regionale del Pdl. «Il deprecabile quanto grave episodio – ha detto – conferma quanto sia difficile, in questa nostra terra, operare nel rispetto della legalità ed impegnarsi contro qualsiasi forma di abusivismo».

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