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Ammonta a due milioni e mezzo di mezzo di euro il valore dei beni sequestrati dalla Guardia di finanza nell’ambito dell’operazione condotta in Calabria, Piemonte, Liguria e Lazio, su una presunta truffa di danni dello Stato e dell’Unione europea attuata attraverso l’utilizzo illecito di fondi erogati con la legge 488.
Nel corso della stessa operazione sono state eseguite sei ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone coinvolte, a vario titolo, nella truffa.
I beni sequestrati consistono in una società di beni mobili ed immobili, somme di denaro e quote societarie. L’inchiesta che ha portato al sequestro ed agli arresti, condotta dal pm della Procura di Cosenza Claudio Curreli, ha preso avvio da un’attività investigativa su una società di Carolei (Cs), la Apconet, gestita da imprenditori del nord Italia e creata per la produzione e commercializzazione di file multimediali per suonerie e sfondi di telefoni cellulari. Alla società è stato erogato un finanziamento per due milioni e mezzo di euro, un milione e 600 mila dei quali già incassati.
Nella truffa è coinvolta anche una società estera con sede in California il cui legale rappresentante è tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi. Attraverso la gestione di varie società nazionali ed estere, i responsabili della frode, secondo quanto riferito dalla Guardia di finanza, avrebbero creato un particolare circuito finanziario in base al quale le somme erogate sono state utilizzate per l’effettuazione di operazioni e economiche e societarie strumentali all’ottenimento dei finanziamenti.Dalle indagini della Guardia di finanza è emerso inoltre che la Apconet non aveva effettuato alcuna delle 81 assunzioni previste, attestando il contrario al Ministero per lo Sviluppo economico.

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