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di SALVATORE SANTORO
POTENZA – Dieci giorni. Al massimo quindici e Attilio Martorano dirà chiaro e tondo quale sarà il proprio ruolo nelle prossime elezioni regionali. Ma soprattutto si saprà, dopo mesi di incertezza, con quale squadra l’ex presidente di Confindustria proverà la scalata alla presidenza della Regione.
Perchè che si candidi alla carica di governatore è evidente. Ma fino ad ora sono state solo fatte congetture. Niente di più. Dalle sue dimissioni dal massimo organismo associativo degli imprenditori di Basilicata a oggi più volte Attilio Martorano è stato affiancato al Popolo della libertà. La riproposizione quindi dello stesso canovaccio con cui alle scorse amministrative furono candidati Peppino Molinari per il Comune di Potenza e Aurelio Pace per la Provincia di Potenza.
Ma nelle ultime ore la questione è cambiata. Attilio Martorano e il Pdl di Basilicata non sono mai stati così distanti. Tanto che il matrimonio elettorale non si farà più. A meno di colpi di scena imprevisti il Pdl correrà con un proprio candidato interno il cui identikit porta al senatore Egidio Digilio (coordinatore vicario del partito lucano di Berlusconi e storico segretario regionale di Alleanza nazionale).
La sensazione è che Martorano dopo settimane di colloqui, di richieste, di studio abbia deciso di percorrere una propria strada. Una cosa comunque emerge da autorevolissime indiscrezioni. All’ex presidente confindustriale è piaciuto essere dipinto come “attendista”. Non è nella sua natura di imprenditore e di uomo di azione. Anche perchè Martorano al contrario – dicono i bene informati – avrebbe lavorato tanto al fine di capire, senza commettere errori, quale strada scegliere. Senza dar conto alle tante “sirene” che nel frattempo hanno iniziato a far sentire il proprio canto. L’immobilismo quindi sarebbe stato solo apparente. O per lo meno da attribuire alle tante posizioni diverse che il Pdl esprime al proprio interno. Martorano in effetti dopo essere stato rassicurato solo da alcuni esponenti ha anche sentito e visto la freddezza di altri.
Ma il motivo del distacco definitivo tra il più grande partito del centrodestra lucano e l’imprenditore lo si è ascoltato in pubblico il giorno della presentazione dell’associazione fondata dallo stesso Martorano. L’ex presidente infatti, pur creando imbarazzo nei dirigenti del Pdl (che erano presenti nelle prime file della sala convegni del Park Hotel di Potenza), aveva sottolineato più volte la necessità di rompere i vecchi schemi e aveva chiesto di provare a mettere insieme tutte le forze per dare vita «a una vera discontinuità con il passato». Per il bene della Basilicata aveva più volte detto alla platea.
Da quelle posizioni e da quella richiesta di chiarezza Attilio Martorano non si è mosso di centimetro. Evidentemente però, le ultime vicende interne al Popolo della Libertà (tra autoconvocazioni e scontri fratricidi sulle prospettive per le elezioni regionali) hanno “convinto” Martorano a cambiare strategia e anche scenari.
Il giudizio inoltre che l’ex numero uno di Confindustria di Basilicata avrebbe, sempre secondo quanto appreso dalle fonti, delle due coalizioni di centrodestra e di centrosinistra sarebbe lo stesso: non si vuole cambiare la Basilicata ma si preferisce lasciare immutata la situazione politica. Che viene definita da ambienti a lui vicini “cristallizzata”. Tanto che il suo sfogo: «Tutti mi chiedono se mi candido ma nessuno mi chiede cosa voglio fare per la Basilicata» dichiarato a una platea intera sembra essere ancora attuale.
Si apre dunque uno scenario completamente nuovo. Martorano, e non è un mistero questo, ha avuto tra i suoi maggiori interlocutori nelle scorse settimane, il segretario dei Dec, Roberto Falotico. E quindi proprio da questo binomio insieme a Franco Mollica potrebbe partire la sfida di Martorano. Insomma un terzo polo, sciolto dal centrodestra e dal centrosinistra. Ma non basterebbe per cullare sogni di gloria. Questo Martorano lo ha capito da tempo. Per questo, a quanto pare, l’ex presidente di Confindustria avrebbe iniziato a intrattenere un discorso con tutti i soggetti che orbitano intorno al centro moderato lucano. L’obiettivo principe sarebbe quello di creare un’interlocuzione con l’Udc di Pierferdinando Casini e a livello regionale Agatino Mancusi. Non c’è nulla ancora di definito. Anche perchè l’Udc la propria decisione la prenderà solo al proprio interno su un asse romano – lucano.
Ma questa è la situazione. In ogni caso, Attilio Martorano non chiude anche a tutti coloro vorranno seguirlo dal centrodestra e dal centrosinistra. E in questa logica di certo ci sta pensando il sindaco di Melfi, Ernesto Navazio. Insomma voglia di centro per modificare la Basilicata del tradizionale duello centrodestra contro centrosinistra anche per Martorano.

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