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Le associazioni degli ambientalisti hanno manifestanto stamani davanti a tutte le Prefetture calabresi per una serie di sit-in di divulgazione e di sensibilizzazione sulla tematica dei rifiuti pericolosi.
A Cosenza, i delegati delle associazioni hanno incontrato gli emissari del Prefetto, ed hanno consegnato loro diversi dossier informativi.
«Non ce la beviamo la verità della Prestigiacomo, quella della nave Catania e delle anfore – dice l’ambientalista Francesco Cirillo – è palese il ritardo con il quale il Governo si muove sulla storia delle scorie. Perfino a Cassano Ionio, dove ci sono 35.000 tonnellate di ferriti di zinco, fatto acclarato, non si sta facendo nulla. Per non parlare del cromo esavalente che si trova nei pressi della fabbrica Marlane di Praia a Mare e dei ritardi sulla bonifica del fiume Oliva, ad Amantea».
«Ci diamo appuntamento il 6 dicembre a Lamezia Terme», dice invece Alfonso Lorelli, del Comitato Civico Natale De Grazia. Che aggiunge: «C’è una crescente coscienza dei calabresi intorno a questo problema. Oggi la Calabria è la discarica del comparto industriale del Nord e questo Governo sta cercando di bloccare la verità su questo argomento».

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