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di Adolfo Sarra

SOLO due squadre vincono in casa. Altre due pareggiano. Trionfo esterno per cinque. Mugnano a gonfie vele, quarta vittoria di seguito, ma la capolista non si fa sorprendere. Domenica amara per le lucane; il solo Matera salva la faccia. Secondo stop consecutivo della Casertana che si allontana sempre più dalla vetta.
Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della quattordicesima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare sette vittorie, cinque in trasferta e tre pareggi. I gol sono stati 19, di cui 8 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 11 da quelle che hanno viaggiato. Nella quattordicesima della scorsa stagione le vittorie furono cinque, di cui quattro in trasferta e i gol 17. Complessivamente, nelle 126 partite sinora giocate, le vittorie sono state 88 (41 in trasferta), contro le 86 della stagione scorsa (36 fuori casa). Nel campionato 2008/09, in quattordici giornate, furono realizzati 328 gol, contro i 323 di quest’anno. Il punteggio prevalente del campionato in corso è l’1 a 0, verificatosi 27 volte. Seguono l’1 a 1 (20 volte) e il 2 a 1 (19 volte).
Il Neapolis, a Fasano, ha conquistato il decimo risultato utile consecutivo (7 vittorie e 3 pareggi) ed ha consolidato il secondo posto in classifica. Da Bacoli ha risposto la capolista Sant’Antonio Abate che ha così evitato l’aggancio, o addirittura il sorpasso, da parte della sua vice. Un duello avvincente che sicuramente terrà con il fiato sospeso le rispettive tifoserie, almeno sino al 10 gennaio 2010, data prevista per lo scontro diretto a Mugnano. Secondo stop di seguito della Casertana che si è fatta sorprendere in casa dalla Virus Casarano che ha così conquistato la quinta vittoria consecutiva e si sta avvicinando sempre più alle posizioni di maggior prestigio della graduatoria. Il Pomigliano ha finalmente ottenuto la prima vittoria casalinga a spese di una Turris sempre più invischiata nella zona bassa della graduatoria. Oltre che per la compagine di Torre del Greco, è sempre più crisi per Fasano, Francavilla Fontana e Pisticci, tutte e tre ancora una volta sconfitte in casa. Comportamento particolare quello dell’Ischia che in trasferta ha conquistato 13 punti, contro i soli 4 ottenuti sul campo amico.
Tra le lucane, il solo Matera è riuscito a conquistare un punticino contro il Bitonto. Per i pugliesi si è trattato del terzo pareggio esterno di seguito Anche l’Ostuni ha fatto il pieno a Pisticci. I lucani, in sette gare casalinghe hanno conquistato soltanto due punti, tanti quanti ne hanno totalizzato nelle ultime nove giornate. Brutto scivolone del Francavilla in quel di Benevento contro una Forza e Coraggio che lo ha agganciato in quinta posizione, a quota 22, dove si è attestato anche il Casarano.
Adolfo Sarra

QUI MATERA-Tempo di risposte. Ci sono dieci giorni prima dell’inizio del mercato e due gare per guadagnarsi qual credito che al momento manca nei confronti di pubblico e società.
Le prestazioni vanno calando e con loro il gioco.
Contro il Bitonto è stato davvero un supplizio assistere alle difficoltà per costruire una manovra degna di tale nome. Progetto tattico alla sbarra. Pino Giusto era partito con un 4-2-4 mascherato che produceva tanto in fase d’attacco ma metteva in sofferenza centrocampo e difesa.
Però c’era brillantezza e voglia, mentre ora sembrano due corpi astratti difesa e attacco e il pallone non passa più dai centrocampisti come vuole Giusto.
Perchè mancano gli uomini specifici e si continua a spostare Campo centrale ottenendo due nefandezze.
Perchè in quei pochi frangenti in cui Campo è tornato esterno, qualche pallone dal fondo è arrivato. Salemme e Carretta sono solo utili in fase di attacco, ma non proteggono quando l’avversario attacca e a centrocampo c’è sistematicamente un uomo in meno oltre a mancare l’interdizione, ovvero chi va a recuperare palloni in mezzo al campo.
Il Matera è sul mercato e pare che saranno almeno quattro le pedine che dovranno arrivare, tra le quali non può mancare quel centrocampista che dovrà fare coppia con Mazzoleni.
Perchè Martone sembra essere molto più un sostituto del lecchese che un interditore. Però c’è da giocare a Sapri domani per i quarti di finale di Coppa Italia e domenica a Grottaglie.
Al campo Italia, fondo in erba sintetica appena ultimato, Mazzoleni ci sarà e con lui Leta tra i migliori in questo scorcio di stagione, mentre Martone potrebbe restare fermo visto che ha chiamato il cambio contro il Bitonto ed a Grottaglie dovrà essere in campo vista l’indisponibilità della higlander biancazzurro che dovrà scontare ancora un turno di squalifica.
Tornando al mercato, il Matera non può permettersi di sbagliare l’acquisto e il tecnico, fermato dai tifosi all’uscita dopo il pari con il Bitonto, Pino Giusto ha sottolineato che saranno almeno quattro le pedine in entrata che sono già state individuate e opzionate.
Come dire che si proverà a riportare la barca sulla rotta giusta, ma prima bisognerà non fallire la gara d’andata dei quarti di Coppa Italia.
Ieri pomeriggio regolare seduta d’allenamento con tradizionale analisi della gara contro il Bitonto, cosa che ha costretto a lavorare quasi al buio nelle fasi finali della seduta. Tutti presenti, ma è ovvio che ci sarà da stringere i denti e cambiare il meno possibile contro il Sapri in termini di uomini ma non in mentalità.
Quest’ultima deve diventare quella che è riuscita ad imporsi a Casarano e non solo. Restare a due punti dalla zona play off e in corsa in coppa Italia significa non aver ancora fallito gli obiettivi, ma il non gioco e tante altre piccole sensazioni lasciano spazio aio primi dubbi veri su alcune pedine che sembravano inattaccabili e che invece sono sul banco degli accusati.
Il riferimento è alla difesa che preoccupa almeno quanto il centrocampo e in questi frangenti in casa biancazzurra si sta lavorando per irrobustire questi due reparti.
QUI FRANCAVILLA-FRANCAVILLA – La formazione sinnica ha fatto ritorno dalla trasferta di Benevento, con una sconfitta. Contro il Forza e Coraggio, l’undici di mister Ranko Lazic, ha disputato una gara sotto tono. Le troppe assenze, non hanno permesso ai rossoblu di uscire indenni dal sintetico beneventano. Una gara che è stata giocata con tre assenze importanti; Chisena e Del Prete per squalifica e Scavone per infortunio. Tre defezioni pesanti per la squadra di Lazic, che si è vista strappata tutto di un colpo dell’attacco titolare, che su ogni campo ha fatto la differenza. Chisena e Del Prete si conoscono a meraviglia e contro una squadra ben attrezzata come il Forza e Coraggio, non puoi farne a meno. Ma ormai è successo, ed è inutile parlarne. Sicuramente, come ha detto lo stesso Lazic a fine gara, tutto è stato compromesso domenica scorsa, con l’espulsione di Chisena e il giallo di Del Prete, diffidato. Di sicuro non ci sono scusanti, per i sinnici. Nei primi quaranta cinque minuti di gioco invece, la formazione del presidente Franco Cupparo, è stata dominata dagli avversari, che hanno giocato davvero bene. Tante buone giocate, che hanno messo in difficoltà la retroguardia francavillese, che in fase di attacco degli avversari, difendeva a cinque, con Bocconi a dare una mano al reparto. Il primo tempo si è chiuso con il doppio vantaggio della compagine sannita, con le reti di Salvati al 4’ e di Cantile al 35’. La squadra rossoblu tuttavia, ha avuto una buona reazione nel secondo tempo, dove il tecnico serbo ha operato alcuni accorgimenti tattici, con l’ingresso di Bacio Terracino al posto di Verdesca e di Marziale per Tarantino, nel finale di primo tempo. La squadra è sembrata più equilibrata e più aggressiva. La rete che ha permesso ai sinnici di accorciare le distanze è stata messa a segno da La Neve al 25’st, abile ad approfittare di un cross di Bacio Terracino ed a battere il portiere avversario con un colpo di testa. Il Francavilla ci crede ed inserisce al 32’st il giovane Suriano in avanti, al posto di Manco. La squadra spinge in avanti, ma rischia troppo in contropiede, ed infatti la 42’st arriva il tris dei campani con De Falco, che chiude definitivamente il match e le speranze di rimonta dei rossoblu. Una gara che ha visto per la prima volta in questa stagione, il Francavilla incassare tre reti in novanta minuti, lasciando perplesso il tecnico Lazic. Ma le assenze, e l’influenza che ha messo a riposo per quasi l’intera settimana, alcuni elementi della squadra, hanno messo in grossa difficoltà tutto il gruppo.
Claudio Sole
QUI PISTICCI- La situazione, adesso, si fa più che preoccupante. Il Pisticci scivola al quart’ultimo posto della classifica e mantiene un solo punto di vantaggio su quella Turris a cui a andrà a far visita domenica prossima, con prospettive tutt’altro che rosee. Anzi con il timore di perdere una ulteriore posizione in graduatoria, perché allo stato attuale non si vede come questa squadra possa riuscire ad opporre resistenza ai campani, tra l’altro su un terreno di gioco così caldo. La speranza è solo quella di confidare nella rotondità della sfera, nella sorte e nella casualità di alcuni risultati. Ed a proposito di casualità: dopo che il Pisticci ha ottenuto solo 2 punti nelle ultime 9 partite e solo 2 punti nelle 7 gare casalinghe, la partenza positiva dei gialloble in campionato sembra essere stata quanto mai casuale. Perché dopo l’exploit di Matera il Pisticci ha fatto pochissimo e soprattutto ha incassato due sconfitte casalinghe pesantissime con altrettante dirette concorrenti come Bacoli ed Ostuni. Vincere queste due partite significava essere oggi fuori dalla zona play out. E di altre occasioni gettate alle ortiche si potrebbe anche parlare. Ma sono queste le due sfide che non consentono di essere in media salvezza.
E’ pur vero, però, che il Pisticci, al di là dei risultati, spesso è uscito sconfitto con l’onore delle armi, dopo aver giocato diverse prestazioni valide. Oggi, invece, la squadra si ritrova priva anche di quella verve esibita in altre circostanze. Con l’Ostuni è apparso evidente come i giocatori in campo non avessero grande fiducia nei loro mezzi. Con il passare dei minuti sono venuti fuori i problemi di motivazioni, ma soprattutto di idee, perché il Pisticci non è quasi mai riuscito ad imbastire una trama di gioco convincente. E se qualcosa si salva del primo tempo, nella ripresa si è spenta proprio la luce. Palla lunga a cercare il compagno che non c’è: questa la massima espressione del calcio che il Pisticci riesce ad offrire in questo momento.
E’ vero, diverse scommesse sui giocatori in organico sono state perse. In tanti hanno deluso e probabilmente il materiale a disposizione non è dei migliori. Ma questo stesso gruppo, in precedenza, ha saputo dare comunque dei segni di vita. Sicuramente ha lottato con maggiore vivacità.
Inevitabile che in una situazione del genere il tecnico sia nel mirino, perché la squadra ora è impalpabile e prima non lo era. Valente è stato contestato dalla tifoseria nel corso della partita, assieme ai giocatori, ed è chiaro che a questo punto l’idillio è finito.
La società dovrà fare le sue valutazioni, memore della stagione in cui retrocesse in Promozione, quanto non fu capace di decidere nei tempi giusti. Questa volta la storia dovrebbe aver insegnato qualcosa. Ed allora una scossa serve e bisogna darla senza esitare ulteriormente. Scossa non significa per forza esonero, ma un intervento deciso per modificare la situazione attuale. Perché la dirigenza può far tutto: cambiare allenatore, cambiare i giocatori con un nuovo allenatore, cambiarli affidando un nuovo gruppo a Valente, anche decidere che il gap ormai è troppo e i soldi sono troppo pochi così da andare avanti fino a fine campionato senza grosse ambizioni e tutelare, in tal modo, i bilanci e quindi il futuro della dirigenza. Ma ciò che non può fare è rimanere passiva di fronte alla situazione attuale. Sulla quale tocca intervenire alla svelta.
Roberto D’Alessandro

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