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di LEO AMATO
POTENZA – I tifosi la chiamano: «la partita della capriola». Ventiseiesima di campionato. Potenza-Juve Stabia. L’ultima in classifica e la terzultima, che si affrontano al Viviani divise solo da tre punti, il 22 marzo del 2009. All’andata a Castellammare era finita con uno zero a zero. Nei due giorni precedenti a Potenza era scesa la neve, un sottile manto candido, mentre il portiere della squadra campana era raggiunto sul cellulare da una decina di chiamate e almeno un paio di sms, sempre da numeri occultati, 0971 più una serie di asterischi, per cui gli investigatori oggi sospettano che il mittente misterioso altri non fosse che il presidente del Potenza. «Quattro li lasci e 40 li prendi». Diceva il primo. Poi l’offerta con le “polpette”. Ma il portiere non c’è stato. Quattromila come il suo stipendio. Quarantamila per la partita. Ma la combine non è andata in porto. Lo stabiese ha avvertito i dirigenti della squadra, che hanno esposto una denuncia alla procura federale, così al Viviani sono arrivati gli ispettori della Lega. Pochi istanti prima del fischio d’inizio i tifosi hanno lasciato partire una salva di pallottole ghiacciate, ed è scoppiata una bagarre.
I militari del nucleo investigativo del Comando provinciale di Potenza hanno provato a ricostruire quei fatti in un’informativa che il Quotidiano ha potuto consultare in esclusiva. È lunga cinque pagine ed è datata 21 aprile del 2009.
«Nel corso della partita – si legge nel documento – scaturiva una rissa che vedeva come principali protagonisti il portiere della Juve Stabia Salvatore Soviero e il presidente del Potenza Giuseppe Postiglione». L’evento, in quel momento, «viene attribuito a un fitto lancio di palle di neve intrapreso da parte dei tifosi del Potenza all’indirizzo di Soviero». Ma in realtà il motivo sarebbe stato un altro. «Secondo quanto dichiarato dal portiere e dagli altri giocatori della Juve Stabia in sostanza quella rissa sarebbe stata creata ad hoc da Postiglione, che in questo modo avrebbe avuto intenzione di punire il portiere per le sue dichiarazioni». Si tratta proprio della denuncia alla procura federale, in cui Soviero ha svelato il contenuto dei messaggini agli ispettori della Lega prima di cancellarli dalla memoria del cellulare. I carabinieri hanno acquisito anche i video della partita. «Dalla visione delle immagini – scrivono sempre nell’informativa – si osserva che poco prima dell’inizio dell’incontro scaturiva un tafferuglio nell’area di rigore della porta occupata dalla squadra ospite, che ha visto come principali protagonisti Postiglione, Soviero, Raffaele Biancolino (altro giocatore della Juve Stabia ndr) e Pasquale Giuzio. Al termine dell’episodio Postiglione cadeva a terra rotolando su se stesso, mentre Giuzio terminava nella rete della porta». Rotolando è un po’ poco. A memoria del cronista, la dinamica esatta sarebbe stata: spinta di un giocatore della Juve Stabia, un passo e mezzo all’indietro di Postiglione, capriola completa sulla testa, gambe all’aria, punte insaccate nel terreno, mani in avanti, e di nuovo il corpo perfettamente eretto. Il portiere la racconta in maniera diversa. Dice che tutto sarebbe stato premeditato: «A un certo punto il presidente del Potenza calcio e un suo collaboratore – il direttore sportivo Pasquale Giuzio, arrestato assieme agli altri il 23 novembre – sono partiti contro di me urlando e insultando. è arrivato Raffaele Biancolino che è un mio compagno, ma quei due si facevano più minacciosi, poi il presidente del Potenza si è buttato a terra apposta, simulando di aver ricevuto una spinta, mentre l’altro si è avventato contro di me, mi ha sputato in faccia, ho cercato di spostarlo e sono scivolato, mentre lui è finito dentro la porta. Postiglione ha insultato durante tutto i match. Cercava di provocare. Hanno avuto quel comportamento perché conoscono il mio carattere istintivo e irruento. Basta aver letto le cronache sportive. Volevano che io reagissi alle loro provocazioni per indurre il direttore di gara ad allontanarmi dal campo, e farmi espellere». Infine lancia il sospetto che l’autore dei messaggini sia Postiglione, raccolto subito dai militari. Anche il compagno Biancolino mette a verbale che quella spinta al patron del Potenza sarebbe stata simulata, e che da bordo campo per tutta la partita Postiglione avrebbe urlato degli insulti ai giocatori della Juve Stabia. Ma solo uno avrebbe ceduto, e si sarebbe fatto espellere, tra le altre cose un ex del Potenza, Raffaele Ametrano. E alla fine la partita sarebbe andata al Potenza.

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