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Silvio Berlusconi non sarà a Reggio Calabria per partecipare alla cerimonia di abbattimento del diaframma della galleria Baritteri dell’Autostrada Salerno- Reggio Calabria. A sostituirlo ci sarà il ministro Altero Matteoli. È lo stesso ministro per le Infrastrutture e i Trasporti che ha spiegato le ragioni dell’annullamento della visita del presidente del Consiglio: “Si è fatto tardi in Cdm e il presidente aveva del lavoro da fare a Roma”.
Nonostante ciò, non sono mancate alcune reazioni polemiche alla sua visita in Calabria: «Berlusconi ha la faccia tosta di venire in Calabria nonostante guidi un Governo, impregnato di cultura leghista, che sta portando avanti una politica contro la Calabria e contro il Mezzogiorno».
Ad affermarlo è l’assessore regionale all’Urbanistica, Michelangelo Tripodi, a proposito della partecipazione del presidente del Consiglio dei Ministri alla cerimonia odierna di abbattimento dell’ultimo diaframma di due gallerie nel tratto autostradale Gioia Tauro-Scilla.
«Un Governo, quello guidato da Berlusconi, che ha sottratto – aggiunge Tripodi – i Fondi Fas alla nostra terra e al Sud, un Governo che, con il Cipe, ha finanziato, su 12 grandi progetti, solo la realizzazione del Ponte sullo Stretto, opera inutile e sbagliata che non serve nè alla Calabria, nè alla Sicilia, un Governo che tiene bloccati un miliardo e 700 milioni di euro destinati alla Calabria con il Par Fas 2007-2013, un Governo che non fa niente per garantire un risanamento ambientale e la bonifica dei siti inquinati e che non stanzia un euro per prevenire il rischio idrogeologico e la difesa del suolo che rappresentano per la Calabria una vera e propria emergenza un Governo che non ha fatto nulla per il problema dell’occupazione, un Governo che sta preparando una Finanziaria che, ancora una volta, trascura il Mezzogiorno».
«Di tutto questo – conclude l’assessore Tripodi – dovrebbe rispondere il presidente del Consiglio Berlusconi, invece di fare l’ennesima passerella propagandistica su un’opera, l’ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio, per la quale il suo Governo aveva chiuso i rubinetti e i cui lavori sono stati garantiti solo grazie all’impegno del Governo Prodi. Probabilmente hanno ragione tutti coloro i quali ritengono che questa toccata e fuga calabrese di Berlusconi non sia altro che un pretesto per sfuggire al processo di Milano che lo vede coinvolto nella qualità di imputato».

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