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«Questo centrosinistra calabrese tradito dai suoi leader, dovrebbe avere il coraggio di scrollarseli di dosso. Non mi pare di dire cose esagerate, credo che questa sia l’opinione della maggior parte dei calabresi. E allora mi domando come sia possibile pensare di vincere, se non si affrontano i nodi della debolezza del centrosinistra calabrese. Altro che convocare riunioni striminzite, implorando l’adesione di qualche nuova sigla, col fine di poter accampare credibilità, o addirittura qualche ex Idv che tifa per il Ponte sullo Stretto. Ma che politica è questa? La situazione in cui ci troviamo è pessima e altri 5 anni di Regione governata come è stato fatto finora, potrebbero significare per la Calabria la fine di ogni prospettiva. Il passaggio del voto per le Regionali, è fondamentale per la società calabrese e richiederebbe responsabilità, generosità e disponibilità ad aiutare la Calabria. Ma questo centrosinistra, incapace di allargarsi e di confrontarsi con la società calabrese, è come congelato e sembra non voler prendere atto della realtà. Lo scenario delle forze in campo vede, da una parte, i capi del centrosinistra che piegano la Regione per conseguire i loro fini, dall’altra ci siamo tutti noi altri, la Calabria che aspetta risposte, che invoca un nuovo protagonismo, un ricambio della classe dirigente, politiche per la sanità e il lavoro, la riqualificazione della spesa pubblica, la modernizzazione della Regione. Possibile che il centrosinistra non abbia la forza, il desiderio e l’obiettivo di aprire una discussione su temi come il rinnovamento, il ricambio e una gestione totalmente diversa del potere pubblico e si sia ridotto invece ad organizzare incontri in cui loro se la cantano e loro se la suonano?». Lo afferma Pippo Callipo, candidato alla presidenza della Regione.

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