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di Renato Carpentieri
Tanta rabbia. L’anno scorso il Matera uscì dal Fittipaldi battuto nettamente e non solo nel risultato, ma domenica scorsa la sconfitta non c’era proprio. Parlando di calcio, il Francavilla ha tirato in porta una sola volta mentre il Matera ha creato almeno cinque nitidi occasioni da gol. Oltre al vantaggio. Regolare, perchè Genchi sulla partenza del cross di Carretta era in posizione regolare e lo stesso assistente arbitrale è stato capace di segnalare anche un fuorigioco su rimessa laterale, come hanno confermato le immagini televisive. «Sì. ma dal campo è stato peggio. Perchè il rigore-afferma Angelo Logrieco-su di me è davvero grande. Sono andato dall’assistente arbitrale a fine gara per chiedere spiegazioni, visto che è successo a non più di quattro metri da lui. Mi ha risposto che non è compito suo segnalare i rigori. E’ lo stesso che a Pomigliano ci ha tolto due punti e stavolta abbiamo almeno raddoppiato. Perchè se non è compito suo segnalare i rigori, le posizioni inattive sui presunti fuorigioco sì. Quando è partito il cross di Carretta Genchi era alle spalle del giocatore del Francavilla che, per anticipalo, ha messo palla nella sua rete. Genchi non ha fatto assolutamente nulla e il gol era quindi regolare. Tornando all’azione personale, sono passato in mezzo a due atleti avversari e c’è stato un tocco forte che non poteva non essere servito. Anche con lo sguardo si può far fischiare un rigore, perchè l’arbitro non è vero che non è tenuto ad ascoltare i suggerimenti degli assistenti. Può non ascoltarli. Però sembra strano che per annullarci il gol lo abbia ascoltato e per assegnarci il rigore no. Dopo pochi minuti la nostra coppia difensiva era già stata ammonita e poi è toccato un po’ a tutti rimediare il cartellino giallo, mentre a loro solo Del Prete. Credo che questo la dica lunga su quanto abbiamo patito. Perdere così fa male, ma chi ha vinto non ha dimostrato certo di essere più forte. Già il pari ci andava stretto, figuriamoci la sconfitta». Una sconfitta che lascerà strascichi, perchè Genchi sarà squalificato. Un seniores, quindi più possibilità per Logrieco di trovare spazio dal primo minuto. «Lentamente sto trovando la condizione dopo un infortunio, ma sono pronto. E’ chiaro che giocando di più le cose andranno molto meglio per trovare il ritmo gara. Comunque, resto a disposizione del tecnico e se avrà bisogno io sono pronto a dare il mio contributo. Credo di averlo fatto ogni volta che sono stato chiamato in causa, come del resto gli altri. Siamo un buon gruppo e siamo coscienti e certi di poter dire ancora la nostra in questo campionato. Non è certo finita qui. Noi non molliamo, anzi siamo più arrabbiati di prima perchè ci mancano altri tre punti. Non voglio commentare poi tutto quello che è successo a fine gara, perchè non è nei miei compiti farlo. Ci sono organi preposti e una società presente in forze a Francavilla. Quindi, aspettiamo fiduciosi la prossima gara per chiudere al meglio quest’anno e preparare un girone di ritorno all’altezza delle nostre potenzialità». Domenica contro l’Ischia ultima gara dell’anno prima della pausa per le festività natalizie per poi riprendere il 10 gennaio ad Ostuni.
COPPA ITALIA- In merito alla semifinale di coppa Italia che, secondo quanto diffuso dal comunicato ufficiale finora con il tabellone degli accoppiamenti, prevedeva il match con il Voghera, c’è stato un cambio di avversario. Ovvero le due semifinali saranno Matera-Boville Ernica e Pordenone-Voghera. Chilometri in meno per tutte. Il Boville Ernica ha attualmente 17 punti in classifica e viaggia in campionato non certo in maniera entusiasmante. Boville Ernica è un centro il provincia di Frosinone di 8000 abitanti a circa 15 km dal capoluogo ciociaro. Ed è quasi una matricola, visto che è al secondo anno di serie D. Distante da Matera 396 km, Boville è senza dubbi una località più raggiungibile dai tanti tifosi materani.
Qui Frncavilla: Tante emozioni nel derby andato in scena allo stadio “Nunzio Fittipaldi” tra Francavilla e Matera. Gara tesa dal punto di vista dell’agonismo, fino alla fine, dove gli episodi hanno regalato il successo alla squadra che forse ci ha creduto di più, fino al triplice fischio finale. I sinnici, hanno dimostrato tanta grinta sin dai primi minuti di gioco, anche se il Matera ha avuto le sue occasioni per segnare. Il derby si sa è una gara diversa dalle altre, una partita delicata per entrambe le squadre, sempre dal risultato incerto. Ma il Francavilla sceso in campo, ha fatto capire sin da subito le proprie intenzioni, nonostante gli attacchi dei ragazzi di mister Giusto. I ragazzi di Ranko Lazic, hanno sempre tenuto alta la concentrazione, senza mai disunirsi, questo tutto frutto dell’ottimo lavoro svolto in settimana, dove tutto il gruppo, ha saputo mantenere i giusti equilibri, con il tecnico serbo impegnato a spronare i ragazzi. Ed allora ecco le ottime prove del portiere Di Vincenzo, ormai una vera e propria sicurezza tra i pali, che insieme al resto del reparto difensivo, sta dando una grande prova di forza. Non dimentichiamo che il Francavilla, vanta la seconda miglior difesa del campionato, con sole tredici reti subite, inferiore soltanto a quella della Casertana con nove reti incassate. Una partita, che si annunciava molto impegnativa per Del Prete e compagni, contro la compagine di mister Pino Giusto, intenzionata a dimenticare la brutta sconfitta subita al “XXI Settembre” la domenica prima contro il Neapolis Mugnano per 0-4. Un risultato pesante, che aspettava una pronta risposta dei biancazzurri, in un derby importante. Ma che purtroppo non c’è stata. Una vittoria fondamentale per i rossoblu, per restare attaccati al treno che porta ai play off, che adesso sono distanti soltanto un punto, ma con l’attesa del responso da parte del giudice sportivo in merito ai due punti da assegnare per la gara con il Fasano. Decisione che molto probabilmente, verrà comunicata in settimana. Ma i tre punti guadagnati hanno regalato a tutto l’ambiente un grande clima di festa. Musi lunghi invece in casa materana, per la seconda sconfitta di fila. In fin dei conti, a gioire alla fine è solo il Francavilla di Franco Cupparo, che viene ripagato dai tanti sacrifici fatti in questi anni. Un uomo che di sport ne sa tanto, ma soprattutto è un dirigente che sa valorizzare i giovani e non’è poca cosa, se si pensa che molti di questi, sono dell’area sud di Basilicata. Una scommessa vinta, dopo tanto lavoro in collaborazione con il suo staff. Claudio Sole
QUI PISTICCI: CONTRO una big si può anche perdere, ma c’è modo e modo di uscire sconfitti da un terreno di gioco. Ed il Pisticci esce dal “Pinto” di Caserta in quello peggiore: incassa tre gol e, soprattutto, non dà segni di vita. Per una squadra che deve lottare per la salvezza puntando tutto sulla tenacia e le motivazioni è un atteggiamento imperdonabile. Forte la delusione del tecnico Pasquale Arleo, alla seconda sconfitta su due gare in sella alla panchina gialloble. Netta la bocciatura di quasi tutto il gruppo da parte della società, che a questo punto è determinata nel senso di prendere scelte drastiche in tempi brevissimi. Pare, infatti, che circa dieci giocatori non sosterranno l’allenamento di oggi. A questi sarà comunicato di raccogliere i bagagli e cercarsi una nuova casa sportiva. E non importa se nel frattempo non sono ancora stati individuati i sostituti. Tanto il contributo di chi ha già la sensazione di essere sull’uscio da qualche tempo risulta praticamente nullo. Molti giocatori vanno in campo senza il dovuto impegno e senza alcun rispetto per i colori e la maglia che indossano. Dopo lo sfogo a fine gara del direttore generale Rocco Giosa, che ha commentato duramente l’atteggiamento del Pisticci a Caserta, arrivano le prime conferme da parte del vice presidente Domenico Albano. “Credo – dice Albano – che a questo punto l’unica soluzione sia quella di mandare via un po’ di gente e cercare di mettere assieme un gruppo nuovo per affrontare con un altro atteggiamento la sfida di domenica e soprattutto il girone di ritorno. Domenica prossima con il Pomigliano, forse, non saremo ancora riusciti a completare il mercato in entrata, ma ciò non ci impedirà di prendere nell’immediato delle decisione importanti”.
Mister Arleo, in questo senso, sembra avere le idee chiare, dopo essere stato a contatto con lo spogliatoio pisticcese per due settimane e dopo aver sentito la dirigenza, che non può esporsi come sta facendo per avere in cambio solo una serie nera di risultati negativi. La lista in uscita, secondo i ben informati, sarebbe già pronta.
Riguardo alla gara di domenica Arleo spiega che “non è tanto un problema di impegno, ma di rabbia agonistica. Purtroppo questa squadra commette sistematica errori decisivi e non riesce a scendere in campo con la bava alla bocca. E’ chiaro che a questo punto toccherà prendere delle decisioni ed in tal senso c’è piena sintonia con la società rispetto alla linea da seguire”. Una linea che, tuttavia, esporrà il Pisticci al rischio di giocare domenica prossima con gli uomini più che contati. “E’ vero”, aggiunge Arleo, “domenica c’è una sfida decisiva, ma bisogna comprendere che quello che sarà fatto è per il bene del Pisticci che deve continuare ad andare in campo a testa alta e soprattutto deve avere un bilancio sano. Noi stiamo operando perché il calcio qui possa proseguire e farlo in maniera programmata. Per il resto cercheremo di fare tutto il possibile per allestire un organico più esperto, con gente che sia di mestiere, e con tanti giovani, che rappresentano il futuro”. La linea, dunque, sarà drastica. Fuori tutti o quasi. Un colpo di spugna con la prospettiva di ripartire quasi da capo e puntare tutto sul mese di stop che precederà l’inizio del girone di ritorno, nella speranza che a gennaio possa esserci un Pisticci più competitivo.
Roberto D’Alessandro

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