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NEL giorno in cui il rapporto mensile dell’osservatorio economico della Commissione europea allontana l’Italia dall’obiettivo del superamento della crisi, al contrario altri Paesi europei che si avviano invece alla risalita, per la Fiat arriva una grande buona notizia. Il gruppo a novembre registra vendite per 93 mila auto, il 30,7 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2008 con una quota di mercato dell’8,2%. Le nuove auto immatricolate in Europa sono aumentate del 26,6% rispetto allo stesso mese del 2008. Lo rende noto l’Acea (European automobile manufacturers association) aggiungendo che nel periodo gennaio-novembre le vendite di nuove vetture sono calate, invece, del 2,8%. In Italia l’incremento nello scorso mese è stato del 31,2% a 182.976 unità. I marchi Fiat fanno meglio del mercato europeo.
Numeri positivi, dunque, che hanno dirette ripercussioni sulla Sata di Melfi, dove, ieri mattina è stato comunicato dal management aziendale l’annullamento della cassa integrazione nei giorni compresi tra il 21 e il 23 dicembre. Le tute blu dello stabilimento si stavano preparando alla lunga pausa dettato dallo stop della produzione che li avrebbe riportati al lavoro, solo dopo l’Epifania. L’azienda aveva giustificato il periodo di cassa integrazione con il momentanea calo di produzione. Le ottime performance sui mercati internazionali della Grande Punto e di Punto Evo hanno spinto a un ridimensionamento del blocco lavorativo, in soli pochi giorni.
Prova questa – per il segretario regionale della Fim Cisl lucana, Antonio Zenga – di «estrema volatilità del mercato e del peso delle aspettative sul rinnovo degli incentivi, che finiscono per condizionare le scelte delle famiglie».
A determinare questa nuova spinta verso l’alto delle vendite potrebbe essere proprio l’incertezza sul rinnovo degli ecoincentivi nella Finanziaria 2010.
«Il mercato fa le montagne russe, tirandosi dietro la cigo, e questo – commenta Zenga – se da un lato rappresenta un positivo segnale di ripresa, dall’altro continua ad alimentare uno stato di permanente incertezza, anche perché al momento resta confermato il periodo di cassa integrazione fino al 6 gennaio».
Soddisfazione per la revoca di questi tre giorni di Cigo è stata espressa dall’Ugl di Basilicata. «Ripristinare la giornate dal 21 al 23 dicembre e lavorare – hanno dichiarato Giordano Giuseppe e Russo Donato della segreteria regionale del sindacato metalmeccanici – e’ un segnale positivo che ci fa’ sperare bene per il futuro ed a tal proposito, chiediamo l’annullamento di tutta la cigo prevista per fine anno 2009 poiché per noi Ugl e’ necessario dare un segnale di competizione industriale. Sopratutto in vista del vertice che si terra’ a Torino il 22 dicembre tra azienda ed organizzazioni sindacali. «Ci auguriamo – concludono Giordano e Russo – che Fiat Sata accolga il nostro appello». Per il segretario della Fismic di Basilicata, Marco Roselli, rimane però forte la preoccupazione «per le produzioni ed i relativi livelli occupazionali del nuovo anno, che impatteranno in particolare su tutto il sistema industriale di fornitura». «Siamo in attesa dell’incontro con l’ad, Sergio Marchionne – aggiunge Roselli – dove il sindacato chiederà alla Fiat di fare chiarezza sul Piano industriale, in relazione ai modelli e alle produzioni da assegnare agli stabilimenti italiani».
m.labanca@luedi.it

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