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«La designazione ufficiale di Giuseppe Scopelliti alla presidenza della Giunta regionale è il corollario di un percorso partecipato che ha visto tutti gli organismi locali e le rappresentanze istituzionali unite nella condivisione di una scelta che rappresenta il trionfo della politica orizzontale». Lo ha sostenuto il coordinatore vicario del Pdl calabrese, sen. Antonio Gentile. «Gli anni bui e mesti del loierismo – ha aggiunto – hanno verticalizzato il consenso, sminuendo i principi di collegialità e di sinergia tra esperienze e culture diverse che noi, invece, vogliamo rilanciare intorno alla figura di un giovane e brillante amministratore». «Siamo certi – ha sostenuto Gentile – che l’Udc e le forze del riformismo cattolico e laico convergeranno su questa rivoluzione moderata, che nasce nell’alveo di radici politiche tese a rivitalizzare l’identità di una Regione non più coesa socialmente e preda di divisioni campanilistiche nocumentose. Siamo aperti al contributo di tutti, senza alcuna preclusione se non quella riservata ai fautori di un continuismo che da noi non troverà ospitalità». «I prossimi cinque anni – ha concluso Gentile – saranno gli ultimi a disposizione dei calabresi per una catarsi che non è più procrastinabile».

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