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Il difensore di Caterina Merante, l’avv. Alessandro Diddi, ha preannunciato stamani nel corso dell’udienza preliminare agli indagati dell’inchiesta Why Not un’istanza di ricusazione del gup, Abigail Mellace, dopo le notizie apparse sul settimanale L’Espresso secondo le quali ad Antonio Saladino, principale indagato dell’inchiesta, fu sequestrato un bigliettino da visita del marito della Mellace.
All’inizio dell’udienza l’avv. Diddi ha chiesto di intervenire ed ha chiesto al gup se fossero vere le notizie comparse sul settimanale L’Espresso. «Il giudice mi ha risposto – ha detto Diddi uscendo dall’aula – di aver già informato gli organi superiori della vicenda. Io non so se sono vere o meno le notizie comparse sul settimanale L’Espresso e per questo motivo avevo chiesto al gup di chiarire la vicenda. Dopo aver sentito la sua risposta si è deciso di dover presentare un’istanza di ricusazione del giudice alla Corte d’appello di Catanzaro chiedendo di sospendere il processo in corso».
L’avv. Diddi ha anche annunciato che l’istanza sarà depositata domani mattina. «Il giudice – ha aggiunto – deve essere al di sopra delle parti. C’è una norma del Codice di procedura penale secondo la quale il giudice si deve astenere quando ha un interesse nel procedimento penale. In questo caso è doveroso che la Corte d’appello svolga una istruttoria per poi decidere se le notizie comparse sul settimanale L’Espresso sono vere e se il giudice deve astenersi». L’udienza preliminare, dopo l’intervento dell’avv. Diddi che ha lasciato l’aula, è proseguita regolarmente

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