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E’ durata pochi minuti la prima udienza del processo, che si è svolta stamani nel Tribunale di Potenza, che vede imputato per associazione a delinquere Vittorio Emanuele di Savoia (non era in aula) ed altre cinque persone. Al termine, il giudice, Aldo Gubitosi, ha rinviato al primo febbraio per verificare l’esatta ricezione delle notifiche ad alcuni imputati. Il processo riguarda l’inchiesta condotta nel 2006 dal pm Henry John Woodcock (trasferito a Napoli a settembre, l’accusa in aula è stata sostenuta dal pm Salvatore Colella), che portò all’arresto di Vittorio Emanuele. Gli altri cinque imputati sono Rocco Migliardi, Gian Nicolino Narducci, Achille De Luca, Nunzio Laganà e Ugo Bonazza: la questione preliminare (e quindi il rinvio a febbraio) ha riguardato proprio quest’ultimo, in merito alla ricezione delle notifiche presso il suo legale, l’avvocato Vincenzo Dresda. Vittorio Emanuele fu arrestato il 16 giugno 2006 e rimase nel carcere di Potenza fino al 23 giugno, quando fu trasferito agli arresti domiciliari, a Roma. Oggi Vittorio Emanuele non era presente alla prima udienza del processo che lo riguarda, «e per il momento – hanno spiegato i suoi legali, Francesco Murgia e Gianfranco Robilotta – non sappiamo dire se sarà presente alla prossima, o alle prossime udienze». (Ansa)

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