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E’ stata ridotta a 4 anni di reclusione la condanna in appello nei confronti del consigliere regionale della Calabria Vincenzo Sculco, del gruppo misto, imputato nel processo con altre 13 persone per presunte irregolarità commesse quando era vicepresidente della Provincia di Crotone. La sentenza è stata emessa in serata dai giudici della Corte d’Appello di Catanzaro. Sculco, in primo grado, nel febbraio del 2007, era stato condannato alla pena di sette anni di reclusione per i reati di corruzione e abuso d’ufficio. I giudici della Corte d’appello hanno anche condannato a 4 anni e sei mesi (sei anni in primo grado) l’ex presidente della Provincia di Crotone, Carmine Talarico. Gli altri 12 imputati nel processo d’appello sono stati tutti assolti. Al termine della requisitoria il Pg, Massimo Lia, aveva chiesto la condanna a 4 anni per Sculco e cinque anni per Talarico, e l’interdizione dai pubblici uffici per entrambi. I fatti contestati agli imputati risalgono alla fine degli anni ’90 quanto Sculco era vicepresidente dell’Amministrazione provinciale di Crotone. In particolare si tratterebbe di presunte irregolarità nell’affidamento di alcuni lavori per conto della Provincia, la stampa di libri sempre per conto dello stesso ente, ed un concorso che, secondo l’accusa, sarebbe stato truccato.

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