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di SALVATORE SANTORO E’ una manovra finanziaria che piace a sinistra, al sindacato e ai dipietristi. Sulla legge economica e di bilancio regionale approvata la notte del 23 dicembre scorso dalla maggioranza dei consiglieri di centrosinistra parole di condivisione e apprezzamento sono state spese dal capogruppo dell’Italia dei valori alla Provincia di Potenza, Vittorio Prinzi, dal segretario generale regionale della Uil Carmine Vaccaro e dal capogruppo dei Comunisti italiani alla Regione, Giacomo Nardiello.
Ognuno di loro punta su un aspetto delle misure economiche previste nella manovra finanziaria. In particolare Vittorio Prinzi apprezza i 66 milioni di euro previsti dal governo regionale per il completamento del P.o. Val d’Agri. Prinzi nello specifico dichiara: «E’ un’occasione da non sprecare per dare una svolta, nel nuovo anno, ai programmi di sviluppo e di nuova occupazione da realizzare in Val d’Agri». Il capogruppo dipiestrista alla Provincia poi rilanciando la necessità di un tavolo di concertazione sull’utilizzo delle royalties petrolifere tra Regione, Comuni e amministrazione provinciale sottolinea: «Non possiamo continuare ad avere strade inadeguate, scuole insicure, strutture fatiscenti, con milioni di royalties non spesi o spesi senza rispettare necessità vere e priorità, e provo talvolta sinceramente rammarico nell’appartenere ad una classe politica incapace di trasformare tali risorse in posti di lavoro, infrastrutture e quant’altro necessario alle nostre popolazioni, che vedono deluse le loro aspettative».
E ancora Vittorio Prinzi, che sottolinea le criticità del sistema di sviluppo legato allo sfruttamento petrolifero lucano, aggiunge: «L’occupazione è senza dubbio il principale obiettivo mancato nella scommessa sul petrolio. Obiettivo mancato sia per i posti di lavoro che avrebbe dovuto garantire l’Eni direttamente o attraverso il suo indotto, sia per i posti di lavoro che l’impiego delle royalties avrebbe dovuto creare sul territorio. Davanti a tanta ricchezza non è tollerabile la disoccupazione, causata anche dall’arrivo di maestranze da fuori regione e dalla mancanza di opportunità offerte ai giovani dalla stessa Eni». Prinzi però a Finanziaria regionale approvata esprime un timido ottimismo: «Siamo moderamente fiduciosi perché nel nuovo anno si determinino le condizioni per rendere più efficace la spesa legata alle royalties del petrolio e per dare peso alla Provincia, al pari dei Comuni, nei programmi del P.O. Val d’Agri».
Sugli aspetti legati al sostegno del sistema sociale è incentrata la riflessione di Carmine Vaccaro della Uil: «Segnali positivi in difesa del welfare e delle categorie sociali più deboli, contenuti nella Finanzia Regionale 2010 della vigilia di Natale, dimostrano che è possibile indirizzare la spesa regionale, come ha sottolineato il presidente De Filippo con rigore ma anche sopperendo alle troppe e pesanti carenze della Finanziaria del governo nazionale proprio nel welfare».
Vaccaro poi citando tra gli interventi di spesa significativi, il contributo per la stabilizzazione degli Lsu cosiddetti autofinanziati per «mettere fine ad una storica precarietà e per affermare un principio di giustizia rispetto agli altri Lsu» aggiunge che «ci sono interventi di spesa che sono rivolti ai programmi di sviluppo ed occupazione come il completamento del P.O. Val d’Agri, il Programma Speciale Senisese, incentivi per la reindustrializzazione della Val Basento».
Per quanto riguarda invece gli investimenti previsti per il settore sanitario da parte della Finanziaria regionale, c’è il commento di Giacomo Nardiello per il quale la manovra economica regionale «mette una pezza ai tagli di politica sanitaria del governo Berlusconi che fa un passo indietro specie rispetto alla piccola rivoluzione di Obama per affermare il diritto di tutti alla salute».
Dopo le critiche al governo nazionale, il capogruppo del Pdci parlando della necessità di difendere la “buona sanità” sottolinea: «in questa ottica assumono maggiore rilevanza i provvedimenti di spesa contenuti nella Finanziaria regionale con 14 milioni di euro destinati al sistema integrato di servizi sociali, 4,6 milioni ai malati affetti da patologie croniche, 3 milioni per il fondo destinato alla non autosufficienza, per citare i più significativi».
E per concludere il vicepresidente del consiglio regionale Giacomo Nardiello passa all’auspicio: «Per noi che siamo una regione “virtuosa” nella spesa sanitaria, senza però inasprire ticket ed oneri a carico dei cittadini, si pone il problema di accrescere in qualità i servizi e di garantire quelli socio – assistenziali ad anziani, disabili e minori».

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