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Non è stato ucciso l’uomo il cui cadavere è stato trovato ieri pomeriggio negli spogliatoi dell’ex campo sportivo di Paola. È quanto è emerso dall’autopsia cui il cadavere, che era in avanzato stato di decomposizione, è stato sottoposto ieri sera nell’ospedale di Cetraro (Cs).
L’ipotesi dell’omicidio, fatta dal medico legale che aveva effettuato il primo esame esterno del cadavere, era già venuta meno da un secondo accertamento fatto da un altro perito, secondo il quale, invece, la morte dell’uomo sarebbe da attribuire a cause naturali. Ipotesi che avrebbe trovato conferma dall’esame autoptico.
La persona trovata morta, comunque, non è stata ancora identificata. Aveva un’età compresa tra i 40 ed i 50 anni e non è neppure accertato, com’era stato ipotizzato in un prim tempo, che si tratti di uno straniero. Sarà il medico legale che ha effettuato l’autopsia ad accertare le cause della morte dello sconosciuto, riferendole al pm della Procura della Repubblica di Paola, Roberta Carotenuto, titolare dell’inchiesta, nelle conclusioni che si è riservato di depositare entro 60 giorni. Addosso all’uomo è stata trovata una piccola somma di denaro ed altri effetti personali. Nulla però che possa consentire la sua identificazione. Le indagini per accertare la generalità dell’uomo sono rese difficili dal fatto che non risultano, al momento, denunce di scomparsa di persone nella zona del Tirreno cosentino. L’ipotesi che viene fatta, in questo senso, è che si tratti di una persona senza fissa dimora e che non aveva parenti che vivono in zona.

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